Michelangelo De Meo

Il nostro sondaggio sul Ponte delle Tremiti Tutti pazzi per il progetto di De Meo


L’88 per cento dei partecipanti dice sì all’ambiziosa idea dell’ingegnere manfredoniano. Molto ricco e qualificato il dibattito tra i nostri lettori.Un plebiscito, sostenuto da un tifo da stadio, o quasi. Si conclude così il sondaggio promosso dal nostro giornale sul progetto dell’ing. Michelangelo De Meo, che sogna (e ha disegnato) un ponte che dovrebbe unire le tre isole dell’arcipelago diomedeo.Vediamo innanzitutto i risultati del sondaggio che proponeva ai partecipanti il seguente quesito: “Sei d’accordo sulla realizzazione di un ponte in legno che colleghe le tre isole che compongono l’arcipelago delle Tremiti?”. Nettissima e, come si è detto, quasi plebiscitaria l’affermazione dei “sì”. Si sono professati d’accordo con la realizzazione dell’opera l88 per cento dei partecipanti al sondaggio. Soltanto il 12% ha espresso un giudizio negativo, per la verità, leggendo i commenti, più sull’opportunità dell’opera, che non sulla qualità del progetto, che registra un assenso praticamente generale.Anche il dibattito è stato particolarmente vivace. Il progetto dell’ing. De Meo ha parecchi tifosi, ed è un segno importante che i cittadini si appassionino e che discutano attorno ad un’opera: c’è un notevole “spessore” di democrazia, di volontà di partecipazione in questo. Ed anche una notevole ricchezza culturale.CUTTANO: OK AL PROGETTO POSTMODERNO DI DE MEOL’intervento più apprezzato  – così come emerge dal sistema di rating implementato dentro al nostro blog (quotidianofoggia.wordpress.com) che ha ospitato il sondaggio – è quello di Franco Cuttano, attento osservatore dei progetti di futuro che riguardano la Capitanata: “Come ho già detto su Facebook e in altri siti-web:”Il progetto dell’ing. Michelangelo De Meo è l’esempio meraviglioso di una progettazione architettonica postmoderna dove il moderno si nutre della storia e la storia arricchisce e fa bello il nuovo. Poi, oltretutto, il ponte ci fa un pò ritrovare quella dignità perduta che avevamo col nostro virtuoso passato.”Come si sa, il progetto non ha fino ad oggi incontrato una particolare attenzione da parte dei più diretti interessati, ovvero gli amministratori comunali tremitesi. In moltissimi post e commenti ci sono appelli al sindaco ed agli assessori del comune isolano affinché si facciano promotori dell’idea-progetto dell’ing. De Meo.Emblematico il commento di Matteo Santoro, che scrive: “Alle Tremiti non ci va più nessuno, perchè i prezzi sono troppo alti, pensate che hanno tolto anche il traghetto da Manfredonia! Perdono continuamente turisti, la gestione fà acqua da tutte le parti! Fra un pò affonderanno nel loro stesso mare! L’idea del ponte è una grande intuizione per rilanciare le isole, non parte perchè c’è qualcosa sotto…interessi personali di qualcuno?”Che l’arcipelago abbia bisogno di un rilancio è un dato di fatto, acquisito dalla stessa giunta municipale. “Dal 2003 al 2007 i frequentatori estivi delle nostre isole sono calati del 50% – ha detto il vice sindaco Renato Cafiero qualche tempo fa ad un quotidiano regionale – l’ anno scorso sulla nostra costa prendevano il sole 1.200 turisti al giorno. Poca cosa rispetto all’ affluenza di bagnanti fino al 2003″.“Il problema – si legge in un commento sul blog che pare fatto apposta per rispondere a Cafiero – è che i “profeti” dello sviluppo creativo in questa parte della Puglia restano spesso inascoltati. L’ing. De Meo ha avuto il coraggio con la sua proposta di lanciare una sfida, speriamo che la vinca presto.”Secondo Rosa, “la realizzazione del ponte potrebbe essere una idea vincente per la consacrazione turistica del Gargano”.DARE SPAZIO AI TALENTI CREATIVI DEL TERRITORIODello stesso tenore è l’intervento di Antonio: “Diamo spazio alle giovani menti del nostro territorio, i vecchi politici si facciano da parte. È proprio in questi periodi di crisi che servono le grandi idee, che ben vengano i profeti come l’ing. De Meo e tanti altri che almeno provano a fare qualcosa sul nostro territorio. È una grande idea è merita attenzione! Perché questo progetto non è gia partito?”Interrogativi di questo tipo si pone anche Tonino: “Perché l’amministrazione delle Isole Tremiti non fa partire questo affascinante progetto? Anch’io concordo che è uno dei progetti più innovativi degli ultimi anni. Complimenti al suo ideatore, almeno sentiamo qualcosa di concreto ed entusiasmante.”Francesco gira, invece, la domanda a Palazzo Dogana: “Perché il presidente della Provincia di Foggia Antonio Pepe non si è mai espresso su questa idea che ha avuto un grande successo sulla stampa e sulle televisioni nazionali?”Ed ancora Francesco, così motiva il suo sì al qualificante progetto: “Sono favorevole perché non si può non premiare il coraggio di un ricercatore che ha impegnato con tanta generosità il proprio tempo, le proprie risorse, e non solo, nella tentativo di concretizzare un sogno. Perché non si può non segnalare la caparbietà di un ricercatore che è riuscito a raccogliere i dati tecnico-statistici possibili, contro tutto e contro tutti, per spalmarli in questa non semplice opera di ingegneria. Perché non si può non segnalare la capacità di un ricercatore che ha individuato amalgamato e sintetizzato, le tante attività necessarie per rendere visibile e comprensibile un tal prodotto dell’ingegneria. Perché non si può non segnalare un nuovo modo di costruire il proprio futuro, partendo dalle idee e non dal capitale e/o dal riferimento politico di turno. Perché non si può non segnalare il dimostrato, che l’ingegnere può e deve riappropriarsi della propria cittadinanza, nel proporre idee, speranze, opportunità, visioni, in un confronto anche duro e serrato con l’immaginario collettivo, e non rimanere sempre in attesa… sotto l’ombra di un campanile travestito da suddito diligente.”
PERÒ È IMPORTANTE COINVOLGERE LA POPOLAZIONEAbbiamo riportato soltanto le più significative delle numerosissime attestazioni di stima giunte all’ing. De Meo. Il confronto virtuale ha registrato anche interventi non orientati al sì o al no tout court, ma ponderati.Nico Baratta, osservatore sempre puntuale ed attento scrive: “Il Ponte fra le Isole? È un’idea ma è opportuno lasciar decidere ai residenti, anzi a chi ci abita per 12 mesi all’anno. Fra pescatori e chi vive di turismo con le porprie imbarcazioni che sostituiscono i taxi, la risposta dovrebbe essere concorde, nel bene e nel male.Decidere al posto di chi lavora e opera per tener viva una realtà che la natura ci ha regalato e che noi pian piano stiamo cemetificando, non è corretto.Orami i Ponti in Italia vanno di moda senza tener conto della forza della natura e li, a Tremiti, il mare ha “forza”. Che si tenga conto di tal aspetto; Madre Natura ci avverte ogni giorno della sua “impazienza” e noi la tralasciamo.Comunque, se i ponti verranno fatti, che siano “nascosti” fra le bellezze del luogo e che diano armonia al paesaggio. La Funzionalità non la discuto, non sono un addetto ai lavori, ma la Sicurezza viene prima di ogni necessità.”La linea di coinvolgere nella decisione anche la gente di Tremiti viene posata da Vittorio: “Lasciate decidere alla popolazione delle Tremiti, fate un referendum.”Da Gianluca, giunge invece un progetto alternativo: “Sono andato alle isole Tremiti un anno fa e ne sono rimasto letteralmente affascinato. Premetto che essendo del Lazio conosco abbastanza bene Ponza e Ventotene ma ritengo le isole Tremiti un po’ più suggestive.Credo però che pur essendo il ponte un’ottima idea, sia per la mobilità tra le isole che per il beneficio d’immagine che sicuramente ne trarrebbe l’arcipelago, sia un’opera che snaturerebbe troppo la fisionomia e la bellezza dei posti stessi.”E C’È CHI SOGNA UN ACQUARIO A CIELO APERTOGianluca propone due alternative avvertendo che “sono semplici fantasticherie e niente di più”, la prima è di costruire al posto del ponte “funivia tra le due isole maggiori. In questo modo si vedrebbero solo dei semplici cavi e nient’altro.Inoltre per poterla prendere (ovviamente dovrebbe funzionare solo con condizioni meteo favorevoli) ogni passeggero dovrebbe inserire un’apposita tessera o quant’altro in modo tale che l’impianto possa funzionare. senza conducente. Il costo poi di realizzazione serebbe molto più basso rispetto al ponte.”La seconda idea formulta dal nostro amico lettore  di “costruire un tunnel scoperto (per scoperto intendo con pareti trasparenti) sotterraneo come per gli acquari data la relativa vicinanza tra l’isola di S. Domino e S. Nicola. Con il tunnel allora sì che si avrebbe un vero richiamo turistico. (Pensare solo che una persona possa nuotare sott’acqua e vedere le persone a piedi o in bici che si spostano da una parte all’altra e viceversa già sarebbe una particolarità unica nel suo genere! Lo Slogan potrebbe essere : “Tremiti : Acquario a mare aperto”.Un “no” particolarmente “ragionato” si legge invece in uno dei commenti al sondaggio: “Il progetto è molto bello, ma sono dell’idea che dove la natura è stata generosa, meno ci mette di suo l’uomo più resta bella (perchè incontaminata) e più piace e crea turismo (turismo per palati fini, non nazional-popolare). Il ponte risolleverebbe il turismo nelle Tremiti solo inizialmente, per la curiosità verso la novità, attirando altro tipo di villeggianti. Ammesso che si possa finanziare con fondi privati, la manutenzione (nota dolente!) finirebbe per costare troppo ed essere fatta male (sarebbe una novità da noi se fosse diversamente!)e quanto durerebbe allora un ponte di legno? Il calo del turismo sul Gargano è dovuto alla crisi, ai prezzi troppo alti rispetto alle altre zone e non sempre proporzionati ai servizi offerti e forse anche alla diffusione dei viaggi all’estero e delle crociere low-cost. Forse lavorando sui prezzi e sui servizi e con un rilancio pubblicitario i turisti aumenterebbero…senza ponti.”Altri “no” riconducono a motivazioni più romantiche, o più ecologiche: c’è chi non è d’accordo con il ponte perché “è così bello girare le isolette con i barconi, e chi dice no perché  ritiene che “ci sono cose più utili sul gargano..vere e proprie emergenze..si pensi prima a bonificare le tremiti dalle bombe e dalla nave con relativi fusti su Pianosa.”Un ventaglio di opinioni molto completo e dettagliato quello che, come si vede emerge dal confronto promosso dal Quotidiano di Foggia e  dal suo blog, a testimonianza che le questioni dello sviluppo, del futuro della nostra terra sono particolarmente percepite dall’opinione pubblica. Anzi, a dirla tutta, più dall’opinione pubblica che non dai Palazzi della politica.Non è un caso che progetti intriganti come quello della Moldaunia o quello del ponte delle Tremiti che hanno appassionato e fatto discutere i nostri lettori, non siano ancora stati discussi dalle istituzioni locali.Fonte: http://quotidianofoggia.wordpress.com/2009/11/08/il-nostro-sondaggio-sul-ponte-delle-tremiti-tutti-pazzi-per-il-progetto-di-de-meo/