Michelangelo De Meo

Blog ufficiale del Dott. Ing Michelangelo De Meo - Studio Tecnico di Ingegneria in via Carso n. 26, Manfredonia (Foggia) 71043 tel-fax 0884536875 email: ingmichelangelodemeo@libero.it

 

VIDEO STORICI E VARI PONTI IN LEGNO

 

SCOPERTA DI VELIERI ALLE ISOLE TREMITI

Scoperta di un Brigantino austriaco e di un pelago barlettano alle Isole Tremiti dell'ing. Michelangelo De Meo di Manfredonia.
Servizio del dott. Sergio De Nicola inviato del TG3 Puglia, riprese di Carlo De Nittis.

 

 

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Il nostro sondaggio sul Ponte delle Tremiti Tutti pazzi per il progetto di De Meo

Post n°26 pubblicato il 24 Agosto 2010 da ingmichelangelodemeo
 

L’88 per cento dei partecipanti dice sì all’ambiziosa idea dell’ingegnere manfredoniano. Molto ricco e qualificato il dibattito tra i nostri lettori.

Un plebiscito, sostenuto da un tifo da stadio, o quasi. Si conclude così il sondaggio promosso dal nostro giornale sul progetto dell’ing. Michelangelo De Meo, che sogna (e ha disegnato) un ponte che dovrebbe unire le tre isole dell’arcipelago diomedeo.
Vediamo innanzitutto i risultati del sondaggio che proponeva ai partecipanti il seguente quesito: “Sei d’accordo sulla realizzazione di un ponte in legno che colleghe le tre isole che compongono l’arcipelago delle Tremiti?”. Nettissima e, come si è detto, quasi plebiscitaria l’affermazione dei “sì”. Si sono professati d’accordo con la realizzazione dell’opera l88 per cento dei partecipanti al sondaggio. Soltanto il 12% ha espresso un giudizio negativo, per la verità, leggendo i commenti, più sull’opportunità dell’opera, che non sulla qualità del progetto, che registra un assenso praticamente generale.
Anche il dibattito è stato particolarmente vivace. Il progetto dell’ing. De Meo ha parecchi tifosi, ed è un segno importante che i cittadini si appassionino e che discutano attorno ad un’opera: c’è un notevole “spessore” di democrazia, di volontà di partecipazione in questo. Ed anche una notevole ricchezza culturale.

CUTTANO: OK AL PROGETTO POSTMODERNO DI DE MEO
L’intervento più apprezzato  – così come emerge dal sistema di rating implementato dentro al nostro blog (quotidianofoggia.wordpress.com) che ha ospitato il sondaggio – è quello di Franco Cuttano, attento osservatore dei progetti di futuro che riguardano la Capitanata: “Come ho già detto su Facebook e in altri siti-web:”Il progetto dell’ing. Michelangelo De Meo è l’esempio meraviglioso di una progettazione architettonica postmoderna dove il moderno si nutre della storia e la storia arricchisce e fa bello il nuovo. Poi, oltretutto, il ponte ci fa un pò ritrovare quella dignità perduta che avevamo col nostro virtuoso passato.”
Come si sa, il progetto non ha fino ad oggi incontrato una particolare attenzione da parte dei più diretti interessati, ovvero gli amministratori comunali tremitesi. In moltissimi post e commenti ci sono appelli al sindaco ed agli assessori del comune isolano affinché si facciano promotori dell’idea-progetto dell’ing. De Meo.
Emblematico il commento di Matteo Santoro, che scrive: “Alle Tremiti non ci va più nessuno, perchè i prezzi sono troppo alti, pensate che hanno tolto anche il traghetto da Manfredonia! Perdono continuamente turisti, la gestione fà acqua da tutte le parti! Fra un pò affonderanno nel loro stesso mare! L’idea del ponte è una grande intuizione per rilanciare le isole, non parte perchè c’è qualcosa sotto…interessi personali di qualcuno?”
Che l’arcipelago abbia bisogno di un rilancio è un dato di fatto, acquisito dalla stessa giunta municipale.
“Dal 2003 al 2007 i frequentatori estivi delle nostre isole sono calati del 50% – ha detto il vice sindaco Renato Cafiero qualche tempo fa ad un quotidiano regionale – l’ anno scorso sulla nostra costa prendevano il sole 1.200 turisti al giorno. Poca cosa rispetto all’ affluenza di bagnanti fino al 2003″.
“Il problema – si legge in un commento sul blog che pare fatto apposta per rispondere a Cafiero – è che i “profeti” dello sviluppo creativo in questa parte della Puglia restano spesso inascoltati.
L’ing. De Meo ha avuto il coraggio con la sua proposta di lanciare una sfida, speriamo che la vinca presto.”
Secondo Rosa, “la realizzazione del ponte potrebbe essere una idea vincente per la consacrazione turistica del Gargano”.

DARE SPAZIO AI TALENTI CREATIVI DEL TERRITORIO
Dello stesso tenore è l’intervento di Antonio: “Diamo spazio alle giovani menti del nostro territorio, i vecchi politici si facciano da parte. È proprio in questi periodi di crisi che servono le grandi idee, che ben vengano i profeti come l’ing. De Meo e tanti altri che almeno provano a fare qualcosa sul nostro territorio. È una grande idea è merita attenzione! Perché questo progetto non è gia partito?”
Interrogativi di questo tipo si pone anche Tonino:
“Perché l’amministrazione delle Isole Tremiti non fa partire questo affascinante progetto? Anch’io concordo che è uno dei progetti più innovativi degli ultimi anni. Complimenti al suo ideatore, almeno sentiamo qualcosa di concreto ed entusiasmante.”
Francesco gira, invece, la domanda a Palazzo Dogana:
“Perché il presidente della Provincia di Foggia Antonio Pepe non si è mai espresso su questa idea che ha avuto un grande successo sulla stampa e sulle televisioni nazionali?”
Ed ancora Francesco, così motiva il suo sì al qualificante progetto: “Sono favorevole perché non si può non premiare il coraggio di un ricercatore che ha impegnato con tanta generosità il proprio tempo, le proprie risorse, e non solo, nella tentativo di concretizzare un sogno. Perché non si può non segnalare la caparbietà di un ricercatore che è riuscito a raccogliere i dati tecnico-statistici possibili, contro tutto e contro tutti, per spalmarli in questa non semplice opera di ingegneria. Perché non si può non segnalare la capacità di un ricercatore che ha individuato amalgamato e sintetizzato, le tante attività necessarie per rendere visibile e comprensibile un tal prodotto dell’ingegneria. Perché non si può non segnalare un nuovo modo di costruire il proprio futuro, partendo dalle idee e non dal capitale e/o dal riferimento politico di turno. Perché non si può non segnalare il dimostrato, che l’ingegnere può e deve riappropriarsi della propria cittadinanza, nel proporre idee, speranze, opportunità, visioni, in un confronto anche duro e serrato con l’immaginario collettivo, e non rimanere sempre in attesa… sotto l’ombra di un campanile travestito da suddito diligente.”

PERÒ È IMPORTANTE COINVOLGERE LA POPOLAZIONE
Abbiamo riportato soltanto le più significative delle numerosissime attestazioni di stima giunte all’ing. De Meo. Il confronto virtuale ha registrato anche interventi non orientati al sì o al no tout court, ma ponderati.
Nico Baratta, osservatore sempre puntuale ed attento scrive: “Il Ponte fra le Isole? È un’idea ma è opportuno lasciar decidere ai residenti, anzi a chi ci abita per 12 mesi all’anno. Fra pescatori e chi vive di turismo con le porprie imbarcazioni che sostituiscono i taxi, la risposta dovrebbe essere concorde, nel bene e nel male.
Decidere al posto di chi lavora e opera per tener viva una realtà che la natura ci ha regalato e che noi pian piano stiamo cemetificando, non è corretto.
Orami i Ponti in Italia vanno di moda senza tener conto della forza della natura e li, a Tremiti, il mare ha “forza”. Che si tenga conto di tal aspetto; Madre Natura ci avverte ogni giorno della sua “impazienza” e noi la tralasciamo.
Comunque, se i ponti verranno fatti, che siano “nascosti” fra le bellezze del luogo e che diano armonia al paesaggio. La Funzionalità non la discuto, non sono un addetto ai lavori, ma la Sicurezza viene prima di ogni necessità.”
La linea di coinvolgere nella decisione anche la gente di Tremiti viene posata da Vittorio: “Lasciate decidere alla popolazione delle Tremiti, fate un referendum.”
Da Gianluca, giunge invece un progetto alternativo: “Sono andato alle isole Tremiti un anno fa e ne sono rimasto letteralmente affascinato. Premetto che essendo del Lazio conosco abbastanza bene Ponza e Ventotene ma ritengo le isole Tremiti un po’ più suggestive.Credo però che pur essendo il ponte un’ottima idea, sia per la mobilità tra le isole che per il beneficio d’immagine che sicuramente ne trarrebbe l’arcipelago, sia un’opera che snaturerebbe troppo la fisionomia e la bellezza dei posti stessi.”

E C’È CHI SOGNA UN ACQUARIO A CIELO APERTO
Gianluca propone due alternative avvertendo che “sono semplici fantasticherie e niente di più”, la prima è di costruire al posto del ponte “funivia tra le due isole maggiori. In questo modo si vedrebbero solo dei semplici cavi e nient’altro.Inoltre per poterla prendere (ovviamente dovrebbe funzionare solo con condizioni meteo favorevoli) ogni passeggero dovrebbe inserire un’apposita tessera o quant’altro in modo tale che l’impianto possa funzionare. senza conducente. Il costo poi di realizzazione serebbe molto più basso rispetto al ponte.”
La seconda idea formulta dal nostro amico lettore  di “costruire un tunnel scoperto (per scoperto intendo con pareti trasparenti) sotterraneo come per gli acquari data la relativa vicinanza tra l’isola di S. Domino e S. Nicola. Con il tunnel allora sì che si avrebbe un vero richiamo turistico. (Pensare solo che una persona possa nuotare sott’acqua e vedere le persone a piedi o in bici che si spostano da una parte all’altra e viceversa già sarebbe una particolarità unica nel suo genere! Lo Slogan potrebbe essere : “Tremiti : Acquario a mare aperto”.
Un “no” particolarmente “ragionato” si legge invece in uno dei commenti al sondaggio: “Il progetto è molto bello, ma sono dell’idea che dove la natura è stata generosa, meno ci mette di suo l’uomo più resta bella (perchè incontaminata) e più piace e crea turismo (turismo per palati fini, non nazional-popolare). Il ponte risolleverebbe il turismo nelle Tremiti solo inizialmente, per la curiosità verso la novità, attirando altro tipo di villeggianti. Ammesso che si possa finanziare con fondi privati, la manutenzione (nota dolente!) finirebbe per costare troppo ed essere fatta male (sarebbe una novità da noi se fosse diversamente!)e quanto durerebbe allora un ponte di legno? Il calo del turismo sul Gargano è dovuto alla crisi, ai prezzi troppo alti rispetto alle altre zone e non sempre proporzionati ai servizi offerti e forse anche alla diffusione dei viaggi all’estero e delle crociere low-cost. Forse lavorando sui prezzi e sui servizi e con un rilancio pubblicitario i turisti aumenterebbero…senza ponti.”
Altri “no” riconducono a motivazioni più romantiche, o più ecologiche: c’è chi non è d’accordo con il ponte perché “è così bello girare le isolette con i barconi, e chi dice no perché  ritiene che “ci sono cose più utili sul gargano..vere e proprie emergenze..si pensi prima a bonificare le tremiti dalle bombe e dalla nave con relativi fusti su Pianosa.”
Un ventaglio di opinioni molto completo e dettagliato quello che, come si vede emerge dal confronto promosso dal Quotidiano di Foggia e  dal suo blog, a testimonianza che le questioni dello sviluppo, del futuro della nostra terra sono particolarmente percepite dall’opinione pubblica. Anzi, a dirla tutta, più dall’opinione pubblica che non dai Palazzi della politica.
Non è un caso che progetti intriganti come quello della Moldaunia o quello del ponte delle Tremiti che hanno appassionato e fatto discutere i nostri lettori, non siano ancora stati discussi dalle istituzioni locali.

Fonte: http://quotidianofoggia.wordpress.com/2009/11/08/il-nostro-sondaggio-sul-ponte-delle-tremiti-tutti-pazzi-per-il-progetto-di-de-meo/

 
 
 

RISPOSTA AL DOTT. VITTORIO SGARBI SUL PONTE DELLE TREMITI

Post n°25 pubblicato il 20 Agosto 2010 da ingmichelangelodemeo
 

di Michelangelo De Meo (*)

ing Michelangelo De Meo Ideatore del progetto

Che un grande critico d’arte, come il Prof. Vittorio Sgarbi abbia espresso un parere, positivo o negativo, sul mio progetto definendolo “una gran furbata”, è un grande onore per me!


Questo significa che l’idea di ripristinare un vecchio ponte in legno, esistito nel periodo Borbonico, che collegava le Isole Tremiti tra di loro, continua a incuriosire e a far parlare a livello nazionale!

Tantissimi sono i sostenitori di questa iniziativa progettuale, numerosi i docenti universitari, gli esperti di turismo internazionale, gli economisti, gli ingegneri, i tremitesi, i politici, gli storici, che ritengono che questa idea possa rilanciare il turismo internazionale sul Gargano, oramai in totale retrocessione a causa di scelte politiche fallimentari e degli incendi!

Condivido quello che ha detto Sgarbi, dai noi al sud, le case sono di pietra con il tetto in legno e non totalmente il legno come al nord!
Però, ho progettato un ponte in legno, non perché è un materiale ecologico, ma per recuperare la memoria storia del vecchio ponte in legno di quercia, che era già in quel periodo tra i ponti in legno più lunghi del mondo, perché il manufatto è reversibile, con un basso impatto ambientale, leggero, con poche opere di fondazione, ecc...

 

Vittorio Sgarbi


Lo studio per la realizzazione di un nuovo ponte si prefigge di raggiungere i seguenti obiettivi:
 elimini le barriere naturali ed architettoniche e renda accessibile il territorio attraverso percorsi e strutture idonee per disabili, portatori di handicap ed anziani;
 consenta una maggiore fruibilità ed abitabilità delle isole;
 non deve imporsi sul paesaggio ma deve diventare parte di esso, in armonia con tutto ciò che lo circonda, deve arricchire il paesaggio ed essere un monumento;
 sia una costruzione reversibile, nel senso che se si decidesse di smontarlo si tornerebbe allo stato iniziale senza danni e tracce residue sull’ambiente come è successo per il vecchio ponte;
 incrementi il valore scenico e panoramico, sia un valore aggiunto;
Sul ponte ci saranno anche dei box, che non intaccheranno l’economia dei residenti e che avranno la funzione di promuovere le città del Gargano, della Puglia e del Molise, incentivando i turisti a recarsi anche verso le località garganiche e pugliesi, in questo modo si riuscirà a distribuire il turismo su tutto il territorio, facendo diventare le Tremiti “il cuore pulsante del Gargano”.

Ritengo che il territorio Garganico abbia bisogno di grandi simboli come la Torre di Eifell, il Ponte Vecchio, il Colosseo,la Tower Bridge di Londra ecc..opere che hanno reso famosi, in tutto il mondo, quei territori e aver attirato il turismo internazionale.
Oggi, per attirare il turismo internazionale sul Gargano non bastano più le coste e un mare cristallino, serve qualcosa che altre località non hanno, un simbolo unico a livello mondiale.
Dobbiamo anche ricordare le finalità della “legge quadro sulle aree protette n. 394/91”, che nei principi generali persegue l’obbiettivo della salvaguardia dei valori antropologici, archeologici, storici e architettonici.
Allora perché non recuperare un pezzo di storia importantissimo del nostro territorio?
Il
Re Ferdinando II di Borbone, costruii un collegamento tra le isole per 400 detenuti, perché non dovremmo ripristinarlo noi per gli attuali 400.000 turisti?
Le critiche ci saranno sempre, però bisogna essere fiduciosi e tentare questa grande sfida!!!
Le motivazioni della mia proposta progettuale saranno esposte il 18 ottobre alle ore 18, presso il Palazzo dei Celestini a Manfredonia, organizzato dall’”Associazione Centro Cultura del mare” e patrocinato da numerosi enti, sono previsti gli interventi di numerosi politici ed esperti del settore.

(*) Ingegnere e progettista dell'opera.

 
 
 

Fa ancora discutere il progetto d'un ponte in legno tra le isole Tremiti

Post n°24 pubblicato il 20 Agosto 2010 da ingmichelangelodemeo
 

FOGGIA - Continua a far discutere il progetto del ponte in legno di mezzo chilometro per unire tre delle isole Tremiti. Il sindaco del Comune isolano foggiano, Giuseppe Calabrese, si oppone con forza al progetto che è stato realizzato da un ingegnere di Manfredonia, Michelangelo De Meo. Il ponte dovrebbe unire le isole abitate di San Nicola e San Domino e quella disabitata del Cretaccio. L'idea è stata lanciata durante un convegno dal progettista che ha spiegato, documenti alla mano, che oltre un secolo e mezzo fa esisteva già un collegamento di questo genere, di oltre un chilometro, fatto realizzare dal re delle due Sicilie, Ferdinando II di Borbone, per quella che allora era una colonia penale.

 

Il Sindaco delle Isole Tremiti Giuseppe Calabrese

 

Il ponte, inoltre, utilizza gli schemi architettonici già presenti nell’isola come le volte a botte o a croce. Per De Meo, “la funzione principale del ponte è destagionalizzare il turismo perchè oggi si lavora da maggio a ottobre e inoltre è un forte attrattore per richiamare i turisti stranieri. Per rilanciare il turismo internazionale - aggiunge - occorrono simboli mondiali. So bene però che ogni idea ha bisogno di essere assimilata, mi fa piacere che sono molti i sostenitori”.

 
Questa volta la realizzazione avrebbe fini turistici per promuovere il Gargano, la Puglia e il Molise attraverso un simbolo forte quale una passeggiata panoramica sospesi sul mare. Il sindaco della Tremiti, non è convinto dell’opera, sia per l’impatto ambientale che per il costo, circa una ventina di milioni di euro. Il primo cittadino pensa piuttosto ad altri tipi di interventi ritenuti maggiormente necessari, come il porto-rifugio e come la difesa dell’arcipelago dai fenomeni naturali.

Le isole Tremiti sono l’unico arcipelago italiano dell’Adriatico. Sono dette Diomedee, perchè la leggenda racconta che nacquero dall’eroe acheo Diomede che gettò in mare tre giganteschi massi. Fanno parte del Parco nazionale del Gargano. Dal 1989 è stata istituita la riserva marina. Sotto il profilo amministrativo l’arcipelago è rappresentato nel Comune di Isole Tremiti che raccoglie circa 400 abitanti. Pesca e soprattutto turismo sono le attività praticate. L’arcipelago, tanto caro al cantautore Lucio Dalla che lo ha scelto come suo 'buen retirò, è composto dalle isole di San Domino e San Nicola e da quelle disabitate di Capraia, Cretaccio e, più distante, Pianosa. E' raggiungibile solo con i traghetti che partono dal Gargano e da Termoli (Campobasso) e solo di recente è stata aperta un’elisuperficie. Il progetto del ponte non nasce come collegamento con la terraferma perchè sarebbe una distanza eccessiva da coprire (quella più breve è di 12 miglia nautiche dal promontorio del Gargano, in corrispondenza di Lesina), nasce bensì come “passeggiata pedonale e ciclabile fra le Tremiti”.

Lo ha concepito l’ingegner De Meo che ci lavora da sette anni e che ha presentato tutta l’idea in un convegno organizzato dall’associazione Centro cultura del mare di Manfredonia. Tutto parte da alcuni studi secondo i quali in passato, esattamente nel 1844, un ponte in legno esisteva già, voluto dal re Borbone per collegare la colonia penale sull’isola di San Nicola all’isola boscosa e coltivabile di San Domino.Ferdinano II Re del Regno delle Due Sicilie Regno delle Due Sicilie

I documenti mostrati da De Meo fanno risalire al 1843 il momento in cui il re affidò 40.000 ducati al ministro della polizia per costruire l’opera in modo da permettere a 500 detenuti e prigionieri di trasferirsi da un’isola all’altra per lavorare e, quindi, rieducarsi. La passerella era alta solo 2,65 metri. Il re stesso fece visita alle Tremiti, secondo i documenti, nel 1844. Data la limitata altezza, le mareggiate in breve tempo danneggiarono il ponte irreparabilmente e alla fine venne smontato.

IL PONTE DELLE EMOZIONI
Da quello dei Borboni al ponte delle emozioni. Così è stato ribattezzato il progetto del ponte in legno fra le Tremiti. In tutto sarebbe lungo 553 metri e costituito da tre bracci, uno che unisce San Nicola al Cretaccio (279 metri, 4 campate), uno snodo al Cretaccio (84 metri, una campata), l’altro che unisce il Cretaccio a San Domino (190 metri, tre campate). Ogni campata misura 62 metri. La larghezza del ponte è di 10,75 metri, della stessa misura è la freccia, ossia la distanza dal pelo dell’acqua alla passerella. E’ un ponte coperto, con ascensori per portatori di handicap presso una torre-nodo. Sviluppa una superficie di 7750 mq ed è affiancato da un’altra superficie che funge da raccolta di acqua e da base di appoggio per un impianto fotovoltaico che sarebbe al servizio di tutto l’arcipelago. Secondo De Meo porterà “molta occupazione e un numero massiccio di turisti”. “E' un monumento - spiega - un valore aggiunto che reca il minimo danno visivo ed ambientale e soprattutto è reversibile perchè se un domani si decide di smontarlo non deve lasciare segni permanenti”. Ecco perchè farlo in legno. Altri punti di forza, secondo il progettista: non intacca il piano regolatore e fornisce maggiore sicurezza agli approdi e al porticciolo, visto che attualmente le banchine sono molto affollate.

Il ponte, inoltre, utilizza gli schemi architettonici già presenti nell’isola come le volte a botte o a croce. Per De Meo, “la funzione principale del ponte è destagionalizzare il turismo perchè oggi si lavora da maggio a ottobre e inoltre è un forte attrattore per richiamare i turisti stranieri. Per rilanciare il turismo internazionale - aggiunge - occorrono simboli mondiali. So bene però che ogni idea ha bisogno di essere assimilata, mi fa piacere che sono molti i sostenitori”.

Turisti alle Tremiti

http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/

 

 
 
 

PONTE TRA LE TREMITI, COMITATO 2 SICILIE CRITICA SGARBI

Post n°23 pubblicato il 20 Agosto 2010 da ingmichelangelodemeo
 

Isole Tremiti. Ancora acceso il dibattito sul ponte in legno progettato dall'ingegnere sipontino Michelangelo De Meo per collegare tra loro le Diomedee. Dopo la bocciatura del critico ed ex sottosegretario ai Beni culturali Vittorio Sgarbi, interviene il Comitato delle Due Sicilie a difesa dell'ideatore del progetto che recupera un vecchio collegamento di età borbonica.

Comitato due Sicilie 

 

  
«A mio avviso l’ingegner De Meo ha ragioni da vendere. Sin da quando è nato il mondo, l’uomo ha sempre provato ad arricchire la pur meravigliosa creazione divina con la sua opera. A volte c’è riuscito (a titolo di esempio e per rimanere in tema, ricordiamo il ponte sospeso sulla baia di San Francisco), mentre a volte ha fatto pasticci (l’Italia e il mondo sono pieni di eco-mostri). In questo caso, considerando che l’intenzione non è rivolta ad un tornaconto privato, ma ad apportare valore aggiunto al territorio, e considerando le immagini che ci anticipano quale sarà il risultato, credo che ci troviamo di fronte ad un fatto positivo - si legge nell'intervento del Comitato delle Due Sicilie - la sensazione è che l’on. Sgarbi voglia provare a lasciare tutto così com’è per permettere ad altre zone turistiche, sicuramente al di sopra del Tronto, di avvantaggiarsene. In questo, del resto, è ben coadiuvato da quegli avvoltoi dei Tg, per esempio, i quali ad ogni incendio che avviene al di qua del Tronto, un minuto dopo danno già per certo che si tratta di incendio doloso, gettando così gratuitamente fango sulle Due Sicilie e sul suo popolo. Non è bastato all’on. Sgarbi di aver venduto le case abbandonate dagli emigrati di Salemi dopo il terremoto del 68, mai recuperate dallo Stato e lasciate in stato di completo abbandono, all’incredibile prezzo di 1 € ad unità immobiliare? Naturalmente le hanno comprate i ricchi capitalisti padani, perchè i poveri cittadini di Salemi, se pure hanno un euro per comprarle, non hanno i tanti soldi necessari a ristrutturarle. Questa è la politica di Sgarbi a Salemi: un nuovo colonialismo che si vuole man mano allargare a tutto il territorio delle Due Sicilie!».

 

L'intervento è in risposta alle dichiarazioni rilasciate da Sgarbi sul settimanale "Oggi": «C’è qualcuno (che) rifacendosi pedestramente alla storia, ripropone una idea di Ferdinando I di Borbone (1751-1825): collegare le isole di San Domino e San Nicola con un moderno ponte. L’idea del ponte è neo-borbonica e attenterebbe all’integrità paesaggistica delle isole. I nuovi Borboni si mettano il cuore in pace, indietro non si torna».

 

Vittorio Sgarbi

 

http://www.primonumero.it/attualita/news/index.php?id=1222447214

 
 
 

Il ponte in legno delle Tremiti bocciato da Sgarbi: «E' un onore»

Post n°22 pubblicato il 20 Agosto 2010 da ingmichelangelodemeo
 

L'avveniristico progetto dell'ingegnere sipontino Michelangelo De Meo ha attirato le critiche dell'ex sottosegretario dei Beni culturali Vittorio Sgarbi, che lo ha definito una "gran furbata". E l'ideatore non si scompone: «Sono onorato dalle parole di Sgarbi». Il collegamento ha come scopo quello di recuperare un antico passaggio di età borbonica documentato dal carteggio dell'epoca e dai vecchi pali di fondazione nei fondali delle Diomedee. Sarà presentato pubblicamente il 18 ottobre.
 
l'ing Michelangelo De Meo
Isole Tremiti. Si chiama il ponte delle emozioni: un collegamento in legno tra le Isole Tremiti. Il progetto, la cui idea risale a un anno fa, è stato messo nero su bianco dall’ingegnere sipontino Michelangelo De Meo e sarà presentato il prossimo 18 ottobre nel Palazzo dei Celestini a Manfredonia. Ancor prima della sua ufficializzazione, è già diventato un caso nazionale attirando le critiche dell’ex sottosegretario dei Beni culturali ed esperto d’arte Vittorio Sgarbi.
 
«E’ una gran furbata - ha detto il critico intervistato da un noto settimanale – l’opera fa parte della nuova frontiera dello scempio ambientale derivante dallo pseudoecologismo». Secondo Sgarbi, la struttura merita la bocciatura perché «non è sufficiente pensare di realizzare il collegamento in legno per risolvere la questione della compatibilità ambientale, ma un presupposto fondamentale è il rapporto di integrazione con il contesto circostante».


L’avveniristica opera in realtà è anche un ponte con la storia: l’ingegnere ha infatti scoperto l’esistenza di un antico passaggio in legno di quercia realizzato nel periodo borbonico. E’ riuscito a trovare anche l’antico carteggio come testimonianza e anche alcuni degli antichi pali di fondazione nel fondale marino. Forte anche della sua valenza culturale, l’ingegnere De Meo non si scompone davanti al giudizio di Sgarbi, anzi: «Che un grande critico d’arte, come il Professore Vittorio Sgarbi abbia espresso un parere, positivo o negativo, sul mio progetto definendolo “una gran furbata”, è un grande onore per me! Questo significa che l’idea di ripristinare un vecchio ponte in legno, esistito nel periodo Borbonico, che collegava le Isole Tremiti tra di loro, continua a incuriosire e a far parlare a livello nazionale!
Tantissimi sono i sostenitori di questa iniziativa progettuale, numerosi i docenti universitari, gli esperti di turismo internazionale, gli economisti, gli ingegneri, i tremitesi, i politici, gli storici, che ritengono che questa idea possa rilanciare il turismo internazionale sul Gargano, oramai in totale retrocessione a causa di scelte politiche fallimentari e degli incendi! Condivido quello che ha detto Sgarbi, dai noi al sud, le case sono di pietra con il tetto in legno e non totalmente in legno come al nord!».
 
De Meo ricapitola gli obiettivi del progetto: «eliminare le barriere naturali ed architettoniche e rendere accessibile il territorio attraverso percorsi e strutture idonee per disabili, portatori di handicap ed anziani; consentire una maggiore fruibilità ed abitabilità delle isole; non imporsi sul paesaggio ma deve diventare parte di esso, in armonia con tutto ciò che lo circonda, deve arricchire il paesaggio ed essere un monumento; porsi come una costruzione reversibile, nel senso che se si decidesse di smontarlo si tornerebbe allo stato iniziale senza danni e tracce residue sull’ambiente come è successo per il vecchio ponte; incrementare il valore scenico e panoramico, sia un valore aggiunto».
 
Sul ponte ci saranno anche dei box, che non «intaccheranno l’economia dei residenti e che avranno la funzione di promuovere le città del Gargano, della Puglia e del Molise, incentivando i turisti a recarsi anche verso le località garganiche e pugliesi, in questo modo si riuscirà a distribuire il turismo su tutto il territorio, facendo diventare le Tremiti 'il cuore pulsante del Gargano'».
 
Il tecnico ritiene che il territorio Garganico abbia bisogno di «grandi simboli come la Torre di Eifell, il Ponte Vecchio, il Colosseo, la Tower Bridge di Londra ecc..opere che hanno reso famosi, in tutto il mondo, quei territori e aver attirato il turismo internazionale».
Pubblicato su Primonumero

Fonte:

http://www.primonumero.it/attualita/primopiano/

Vittorio Sgarbi

 
 
 
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Un blog di: ingmichelangelodemeo
Data di creazione: 14/08/2010
 

LINEA BLU RAI 1

LINEABLU RAI 1 DI DONATELLA BIANCHI

 L'ing. Michelangelo De Meo di Manfredonia intervistato da Donatella Bianchi durante la puntata di LineaBlu su Rai Uno del 15 agosto 2009.
Mostra la scoperta storica dell'esistenza del vecchio ponte in legno che collegava le Isole Tremiti tra di loro e la nuova proposta progettuale di un nuovo ponte in legno.

ing Michelangelo De Meo intervistato da Donatella Bianchi di LineaBlu

 

 

TELEGIORNALI NAZIONALI

TG3 Puglia

Servizio del Dott. Sergio De Nicola per il TG3Puglia, sulla scoperta dell'esistenza di un vecchio ponte in legno borbonico collegante le Isole Tremiti tra di loro e una nuova proposta progettuale dell' Ing Michelangelo De Meo di Manfredonia.

Servizio su TGNorba

 

Servizio della dott.sa Enza Calitri su TeleNorba della scoperta dell'ing Michelangelo De Meo di Manfredonia sulla scoperta di un ponte in legno esistito alle Isole Tremiti.

TELEREGIONE MOLISE

 

 

COSA PENSANO I TURISTI E LA POPOLAZIONE

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PARERE DEI POLITICI, STAMPA E INGEGNERI

 IL PARERE DEI POLITICI

Interviste agli assessori della Provincia di Foggia ass. all'ambiente avv. Stefano Pecorella, ass. al turismo Nicola Vascello, ass. al personale Gabriele Mazzone, al responsabile regionale di Legambiente dott. Franco Salcuni, tratto dal convegno " il ponte delle Isole Tremiti" organizzato dal Centro Cultura del mare di Manfredonia.
Interviste di Saverio Serlenga, regia di Andrea Colaianni della Gargano Television. Prima parte

IL PARERE DELLA STAMPA

550 metri di costruzione in legno per unire due sponde, 80 box turistici all'interno della struttura. Da un'idea di Ferdinando II Re del Regno delle Due Sicilie il colosso del Gargano di Michelangelo De Meo

IL PARERE DEGLI INGEGNERI

Interviste agli ingegneri della Provincia di Foggia, all'ing. Michelangelo De Meo progettista del Ponte, all'ing. Michele Prencipe esperto di fonti rinnovabili, all'ing. Franco Di Bari consigliere del consiglio dell'Ordine di Foggia, tratto dal convegno " il ponte delle Isole Tremiti" organizzato dal Centro Cultura del mare di Manfredonia.
Interviste di Saverio Serlenga, regia di Andrea Colaianni della Gargano Television. Seconda parte

 STUDIO TECNICO DI INGEGNERIA

Via Carso n. 26 Manfredonia (Foggia)

71043

Tel-Fax 0884536875

Email: ingmichelangelodemeo@libero.it

Ho firmato la petizione Costruiamo il Ponte che collegherà le Isole Tremiti tra di loro.

Firmiamo a Favore del Ponte

 

SI COMUNICA

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attraverso immagini, articoli e video, reperiti dalla rete e considerate di pubblico dominio. Ove involontariamente sia stato violato qualche diritto di copyright, i detentori possono contattarci all'
indirizzo email: ingmichelangelodemeo@libero.it e provvederemo alla rimozione immediata. Ci scusiamo in anticipo per l'eventuale violazione.


 

Grazie

Grazie a chi crede nell'idea e mi ha sostenuto sempre.

ISCRIVETEVI AL GRUPPO SU FB " Favorevoli al Ponte" E ALLA PAGINA FANS " Michelangelo De Meo e il Ponte delle Isole Tremiti".

Sono presenti oltre 2200 contatti tra cui politici, professionisti, manager, docenti universitari ecc.

Grazie a chi crede in me

 

RISERVA NATURALE MARINA DAL 1989

IL GARGANO

Il Gargano


I COLLEGAMENTI CON LE ISOLE

I collegamenti


PARCO NAZIONALE DEL GARGANO

Parco Nazionale del Gargano


I luoghi più belli del Gargano


La stupenda canzone dell'indementicabile Sergio Endrigo interpetrata magistralmente da Baglioni, accompagnata da immagini del Gargano, una delle zone di mare più belle 'Italia.


L'ARCIPELAGO DELLE TREMITI

l'arcipelago


RISERVA MARINA DAL 1989

Riserva marina dal 1989


PARADISO DEI SUB

Paradiso dei Sub

IMMERSIONE ALLE TREMITI CHE MOSTRA LA STATUA DI PADRE PIO riprese di Andrea Menghini Scubateam Italia


Geo & Geo che mostra le grotte scavate dai monaci presenti sotto l'Abbazia dell'Isola di San Nicola.


Panoramica sulle splendide coste delle Isole Tremiti nel Gargano in Puglia


Viaggio nell'arcipelago delle Isole Tremiti,con filmati costieri e subaquei.


Seconda parte del magnifico viaggio nell'arcipelago delle isole tremiti,con filmati costieri,subaquei e storici.

Prima o poi si farà..è solo questione di tempo!!

 

INFRASTRUTTURE CHE RILANCERA'

Il Porto e la Città di Peschici

Il Porto e la Città di Peschici

Veduta aerea del Porto di Vieste

Il Porto e la Città di Vieste

Il Porto e la citta di Mattinata

Il nuovo Porto di Rodi

Il nuovo Porto di Rodi

Il nuovo Porto in costruzione di Manfredonia

Il nuovo Porto in costruzione di Manfredonia

 

Aereoporto di Foggia

Vico Garganico

VICO GARGANICO

Sannicandro garganico

Sannicandro garganico

Città di Lesina

Città di Lesina

 La banchina di San Domino

La banchina di San Domino

La Banchina di San Nicola

La Banchina di San Nicola

Il Porto e la Città di Termoli

Il Porto e la Città di Termoli

 

I GRANDI SIMBOLI NEL MONDO

La Torre di Eiffel Parigi Francia

Le 7 meraviglie del Mondo

La Muraglia Cinese, Il Cristo Redentore, il Colosseo, Petra,Citta di Chichèn Itzà ecc

Dubay il grattacielo più alto del mondo

Simboli mondiali

Il Ponte Vecchio Firenze Italia

Cupola del Brunelleschi Firenze Italia

Centro Pompidou Parigi Francia

 Tower Bridge Londra Inghilterra

Sydney Australia

Ponte di Brooklyn New York

 

Gloden Gate Bridge San Francisco California

 

 

ALCUNI DEI TANTISSIMI PONTI IN LEGNO RICOSTRUITI

PONTE DI BASSANO SUL BRENTA

Ponte di Bassano

Il ponte preesistente dal 1209, Progettato e costruito dal Palladio nel 1569, demolito e ricostruito nel 1948.

http://it.wikipedia.org/wiki/Ponte_Vecchio_(Bassano_del_Grappa)

Video amatoriale che mostra il ponte

Ponte di Kapellbrücke (Ponte della Cappella) Lucerna, Svizzera

Ponte della Cappella Lucerna Svizzera

Il più antico ponte in legno d'Europa, costruito nel XIV secolo, distrutto da un disastroso incendio nel1993, fedelmente ricostruito in soli 8 mesi.

Bridge Kintai-Kyo Giappone

Brigde Kintai Giappone

Costruito nel 1673, ricostruito nel 1953.

http://en.wikipedia.org/wiki/Kintai_Bridge

Ponte sul Reno a Stein-SacKingen

costruito nel 1270, ricostruito nel XVI sec

 

 

 

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