In Gran Segreto

ABBORDAGGI...


Oggi, lo capite da voi, sono proprio in vena di "superflue amenità"...Per cui, vado con "racconto-divertente-e-inutile".Venerdì sera. La mia piccola città è in festa per la "notte bianca". Ho voglia di stare fuori, di divertirmi, di attirare l'attenzione.Decido di indossare, sopra tacchi e jeans, una maglietta rossa, tanto semplice quanto scollata... forse, perfino un pochino troppo scollata
. Rossetto in tinta, sguardo pungente.La serata procede bene, col solito gruppetto si salta di locale in locale, di piazza in piazza, come un piccolo sciame di api ebbre di polline (o di spritz, nel nostro caso).A un certo punto, eccolo, il maschio tipo: abbronzatura da manuale, sottolineata da maglietta bianca e gel su capello scuro. Si avvicina mentre sto ordinando gli americani per il gruppo (l'escalation spritz-americano indica il progredire del tempo), mi chiede se voglio bere qualcosa (sì, certo, voglio bere l'americano che mi sono appena ordinata, ma non occorre che lo offra tu). E' gentile, ci scambio due parole (dove abiti? ah, conosci Tizia? sì, l'amica di Caio... - nelle piccole città è sempre così, la prima conversazione). Poco dopo lo saluto, sto per andarmene, quando... ecco, succede.Lo dice.Dice quella cosa con la quale segna il suo graffio di destino. Quella tacca indelebile per cui nella mia memoria viene immediatamente spostato dalla cartella "ragazzo insignificante ma gentile" a quella "cretino senza speranze, seppure gentile"."Sei pericolosa, tu. Lo sai a chi somigli?"
"...no..."
"A Giorgia Rabbit!"
E chi è? Credo sia la sorella mora e un po' sfigata della più famosa Jessica!!!