Inguacchiando

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60 ANNI: DA OGGI SONO UFFICIALMENTE ANZIANA!

                da oggi cominceranno a farmi gli sconti per

                 gli anziani !

                      da oggi potrei andare in pensione come un'anziana !

                      da oggi...........

Non pensavo che ci sarei mai arrivata, non perchè pensassi che sarei morta prima, ma erano talmente lontani...come quelle cose che succedono agli altri e non ti riguardano...ed invece eccomi qui!

Se qualcuno dice "tizio ha 60 anni" penso subito "madonna come è vecchio!" e poi mi dico "stupida! ce li hai anche tu!"

Non ho mai avuto l'ossessione dell'invecchiare, l'ho sempre considerato come un evento naturale, qualcosa che andava così...però...dirsi di avere 60 anni è...inquietante...qualcosa che non avevo messo nel conto...e dire che non ci sono arrivata di botto! ci sono giunta un anno dopo l'altro...pian pianino...eppure questa cosa mi fa impressione!

Nessun contraccolpo ai 40 anni, tranquillità assoluta  ai 50...ed ora mi ritrovo impensierita...

Il problema è che dove sono questi 60 anni, che io non me li sento?

E come dovrei sentirmi, ora che sono anagraficamente anziana?

Dovrei essere più saggia? più pacata e riflessiva? aver capito come va e farne buon uso?

Io sono come sempre: casinista, velleitaria, cincischiona, incazzosa ed esattamente come ero quando di anni ne avevo 20 o giù di lì, anzi di più, perchè ho la scusante che alla mia età non devo più fare favori o sconti a nessuno; certo ho imparato a convivere bene con me stessa, a capire cosa voglio e da chi perchè il tempo me ne ha dato modo, ma ciò che essenzialmente mi appartiene è sempre quello...ma chi glielo dice a quell'altra di 20 anni che tante cose se le fa è ridicola?

Ognuno ha un piatto preferito, un sapore in bocca a cui non rinuncerebbe mai, un ingrediente che già solo a sentirne l'odore parte l'insalivazione...per me sono le ciambelle! Si, proprio delle semplici ciambelle(*)...quelle fritte e poi inzuccherate che uno trova al bar la mattina! Nemmeno le bombe, perchè la crema mi snatura il sapore e la sofficità della pasta...

Un mio amico mi ha detto che mentre le mangio ho gli occhi "appassionati" come se facessi un duetto amoroso! Non so perchè siano proprio le ciambelle...certo ci sono un sacco di cose che mi piacciono da matti, ma le ciambelle...ah!...le ciambelle....come una poesia! il sapore mi affonda nella mente e mi ci perdo....

Quando ero ragazza nelle sere d'estate, soprattutto, ad una certa ora della notte si andava a caccia dei laboratori di pasticceria che cominciava a sfornare ciambelle, bombe e cornetti per la mattina dopo. Una volta ero con un amico dalle parti di Piazza Navona e facevamo due passi...ad un certo momento ci arriva un'effluvio...ma non si capiva bene perchè sembrava tutto chiuso: l'abbiamo trovato a naso nella traversa dopo, sembravamo come in quei disegni in cui Paperino arriva alla torta di Nonna Papera galleggiando sulle onde dell'odore ed abbiamo cominciato a battere sulla saracinesca del forno finchè non ci ha aperto!

Sarò malata? Sarò fissata? Sicuramente ci sarà una motivazione recondita di cui ho perso nozione...e comunque quelle migliori in assoluto sono quelle che mi faceva la mia nonna siciliana, quelle fatte con le patate!

Io sono stata abituata male in fatto di cucina, perchè avevo delle nonne (una pugliese ed una siciliana)che erano delle vere streghe in cucina, facevano magie e, siccome per tanti anni sono stata l'unica nipote, le facevano proprio ed esclusivamente per me: così adesso mi ritrovo con sapori che non riesco a ritrovare se non rievocandoli in cucina io stessa e non sempre è facile, perchè per tante cose devo andare per tentativi ed inoltre tante cose le trovo banali perchè ricordo benissimo il sapore seducente che avevano fatte da loro...

Chi non ha avuto una nonna che in cucina faceva faville alzi la mano!

E se c'è qualcuno che non lo fa, me ne dispiaccio per lui o lei, perchè ha perso qualcosa di impagabile, perchè i buoni sapori dell'infanzia sono irrinunciabili nel nostro album dei ricordi.

(*) Ciambelle di patate o Sfinci

Per sei persone
Tempo di preparazione: 45m
Preparazione
Lessate in una pentola con abbondante acqua salata 200 g di patate, dopo averle pelate. Non appena cotte, Passate le patate a setaccio. Unite alla purea di patate 300 g di fior di farina, 10 g di lievito di birra (che avrete già fatto sciogliere in un po' di latte caldo), due uova, sei cucchiai di olio d'oliva e la scorza grattugiata di due limoni. Durante l'impasto, andate aggiungendo del latte tiepido per rendere morbido il composto. Lasciate lievitare finché la pasta non avrà raddoppiato il suo volume; separate dall'impasto diverse dosi e conferitegli la forma di tante ciambelline. Friggete le ciambelle una alla volta in abbondante olio di semi, a fuoco dolce e quando saranno gonfie e perfettamente dorate, disponetele su della carta paglia per assorbirne l'olio in eccesso. Cospargete le sfinci con abbondante zucchero a velo, un pizzico di cannella e servitele ancora calde.

18 anni insieme sono un matrimonio...

In questi tempi in cui "è" di moda abbandonare gli animali (checchè ci provino i pubblicitari) io qui voglio ricordare quello che mi ha accompagnato per 18 anni senza mai smettere un attimo di amarmi e di seguirmi...

E' scomparso da 4 anni, ho un nuovo cane che adoro, ma lui rimarrà insostituibile nel mio cuore, più dei 5 cani che ho già avuto e che ho amato moltissimo, ma lui...lui era il botolo del mio cuore, quello preso traumatizzato al canile, quello che per 1 anno mi ha camminato nascosto dietro e con la coda bassa, quello che poi invece è diventato un cane felice e giocondo e fiero.

Mia figlia diceva che non era un cane, ma un nano travestito, perchè era troppo intelligente: bastava fargli vedere solo una volta ed imparava subito e stupiva tutti con dei trucchetti da circo che neanche un clown, faceva le cose che fanno i cani addestrati dalla polizia ed io mi sono sempre aspettata che da un momento all'altro mi avrebbe parlato, o quantomeno scritto...

Ma soprattutto mi sommergeva d'amore, mi faceva sentire al centro, mi consolava se ero abbattuta, mi guardava ed era lì per me, in ogni momento...

Perchè ne scrivo oggi, dopo 4 anni? perchè mi è capitata una sua foto sotto gli occhi, quella che pubblico e che ho rimaneggiato quando è morto per metterlo su un bel prato dove si sarebbe rotolato ed avrebbe giocato con i suoi amati gattini (perchè adorava i gatti e soprattutto i micini piccoli ed i gatti lo ricambiavano, anche quelli di strada): di questa foto ne avevo fatto il mio desktop, ma poi l'ho tolta perchè mi veniva il groppone ogni volta che la vedevo...

Grazie mio bel cagnolone! Grazie per esserci stato!

Trovo confortante la compagnia degli animali, a volte più di quella degli uomini, perchè non ti chiedono mai più di quello che tu sei disposto a dar loro ed in cambio ti danno tutto ciò che hanno, senza contropartita.

E' scontato che io adesso dica che è una barbarie abbandonarli; è scontato dire che sono come dei bambini che si fidano di noi; è scontato dire che noi siamo la loro famiglia, che ci amano e che noi dovremmo ricambiarli...è scontato ma va detto...a costo di sembrare banale e ripetitiva, visto tutte le campagne anti-abbandono che ci sono.

Il problema è che questi appelli fanno presa solo su chi già li ama, gli animali, mentre non colpiscono affatto quei beceri (non voglio chiamarli "bestie", sarebbe troppo onore)che commettono tali infamità. Non capisco poi perchè alcuni si accaniscano a cercare di eliminare le loro bestiole nei modo più nefandi, degni di Menghele!

Vado in vacanza col mio cane e scelgo solo posti che lo accettino, altrimenti cambio itinerario e sistemazione, perchè penso che anche lui fa parte della famiglia, al pari degli altri membri e quindi ne tengo conto, perchè tutti noi si passi delle belle vacanze e non potrei starmene beata a rilassarmi pensando di averlo lasciato solo e tapino chissà dove...Il cane che avevo prima soffriva il mal di mare, eppure non esitava a salire per primo sul nostro gommone pur di stare con noi perchè per lui era importante partecipare della nostra vita: dovremmo pensarla nello stesso modo e far sì che loro partecipino della nostra.