Scritti Corsari!

Post N° 520


* Eugène Begarat *Non la prima, l’ultima banchinache attende. Che trema – questa –ai piedi del mondo, i turisti avventatie sottili. Me solo, da una parte.Non il primo, l’ultimo visoche attendo. Eppure non un’ombradi tanti anni, di tutto quel solefra i caseggiati addormentatidel pomeriggio. Le sirene spiegate,una dopo l’altra sotto la miafinestra. I balconi sono belli ancheda chiusi, adesso, lontane le portedel teatro. E improvvisa, la gentea fiotti. (Improvviso, il suo guardaredolce. Che senza saperlo fa di meun ritaglio, uno spazio di cielo.Felice, delle gocce di carta.Una che mi porto nel petto.)Belli anche da chiusi, adesso.