Scritti Corsari!

Post N° 576


* Egon Schiele *..Ricordi il secondo passo della patetica? È Beethoven. La quiete oltre la tempesta. Io la vedo sempre arrivare dopo un insensato distacco, fra amanti. E proprio là dove la musica si fa tenera, gli occhi smarriti ancora si incontrano. Lui le prende le mani come i bimbi afferrano le cose, avvicinandola a sé, e lasciando che il corpo di lei pensi al resto. Ad arrivare all’affannato petto, le lunghe e brune ciocche che s’aggrovigliano al più ruvido viso. Al collo il respiro. È per la troppa tua luce che in un attimo, in me, più non ti ho vista. E una volta cieco, non ho fatto che trascinarmi a terra, lungo il pavimento, che i soli tuoi occhi fanno di me volo. Una mano si fa pugno fra i capelli, e all’ultima più dolce nota, di due bocche non ne resta che una. Silenzio.....