Scritti Corsari!

Post N° 586


* Pierre-Auguste Renoir *..(omaggio ad Heinrich Böll).Il mio vecchio quartiere è una poesia rude, che risplende quando ne ho voglia. D’alte casupole che si fanno grandi negli intenti, eppure umili. Come gli isolati della nuova Berlino, la Berlino ricostruita che s’affacciava alle periferie, o lo era diventata già. Me ne accorgo in tutti quei pomeriggi e le sere che m’avvicino curioso alla finestra, sempre insoddisfatto. Cercando della strada che mi è nascosta le luci tristi, il riflesso dei fiori nei balconi, innaffiati da poco. Allora la vedo, che zampetta e saltella con cinque anni per mano. Uno per ogni ditino di bimba, raccolto alle tasche quando più infuriava l’inverno. Cadeva spesso, la neve, un tempo. Il risveglio dei lumi lasciava poi vuote le vie traverse, essi ancora tristi. Ancora. E fatta mattina, attenderla dei suoi teneri ritardi, sino a scuola. E ritorno. Non c’erano l’ordinata siepe, questi alberi di limone. Così i primi frutti d’una notte stellata, in cui per gioco mi presi le labbra ch’era una donna. Mi trovai al vetro senza accorgermi delle chiavi di casa, le scale sino al primo piano. Dorato e gonfio se ne stava aggrappato al ramo, ed era un incanto...(ogni cosa, per te)...