Sono devoto all’anima di grafite della matita:un solo colpo di gomma e il segno lasciato sparisce,sentieri imboccati con leggerezzasi riconducono alla docilità della via maestrai crolli vengono evitati con un’alzata di spalle,l’imprevisto è un vecchio con il pugnale spuntato.L’anima di grafite non conosce soste, esitazioni:nel suo stesso procedere in avantici chiama alla possibilità del ritorno,nel suo segno scuro riposa la dolcezza del biancoe Angelina torna a sorrideretenendo per mano un bambinoabbagliato dal sole. Pierluigi Cappello Martin portami a fare un giro per favore
(forse il pezzo è troppo ritmato ma il video è fantastico) da Joe