spes.ultima.dea

Albert Anker


   
    in sosta provvisoria davanti ad una scuola,  moltitudini di ragazzipassano a fianco, uno si gira e scrolla la cascata di riccioli neri, una ragazza attraversa per ultima le strisce pedonali accompagnatadal sonno che non riesce a gettare via...aspetto col libro in mano mio padre nella sala d'attesa, la segretariacon voce troppo alta bacchetta chi non tiene in ordine le ricette, chepoi tocca a lei no? aggiunge un paio di coloriti rafforzativi mentre pensoche si stia cucendo addosso una misera figura; da una porta esce untecnico giovanissimo con la stessa cascata di riccioli neri del ragazzovisto poco prima...usciamo e andiamo a bere qualcosa in un complicato bar in cui l'offertadi prodotti è altissima, i frequentatori molto stilosi, quasi tutti in tronchettie nero d'ordinanza, solo una ragazza si scosta portando una ventataparigina di colori morbidi e baschetto grigio, purtroppo il cappuccino servitoè pessimo vuoi che guidi io? no no mio padre ruota il volante e lasciamo indietro brutti condomini e segnalistradali, filiamo tra prati verde chiaro, batuffoli di nuvole e la corona dimontagne imbiancate in lontananza mentre dalla radio Anna Oxa gorgheggiadi un pagliaccio azzurro                                                                              
     da Joe   da e.p 
  da un nostalgico J