ricambio generazione

il continuo inseguire falsi modelli


Se ancora qualcuno dovesse nutrire dubbi sulla veridicità della tesi seconda la quale la società di oggi si sorregge sui pilastri del consumismo e sulla frenetica e morbosa aspirazione a somigliare, quanto più possibile, agli showman o alle showgirl della televisione, sarebbe nello stesso istante smentito dall’ultima trovata di quel genio di Lele Mora, agente delle stesse star e protagonista assoluto dello scandalo Vallettopoli, il quale ha visto bene di indossare i panni di allenatore e mettere in campo la sua formazione ideale di VIP.  Lele Mora ha visto realizzarsi la sua idea, in nome del business e sostenuto nel progetto da una serie di sponsor, di dar forma ad un album di figurine, raffiguranti i volti non di Totti e Adriano, ma (attenzione!) dei vari Costantino, Briatore, Gregoraci e addirittura Apicella (lo chansonnier di Berlusconi). In effetti i protagonisti sono proprio i VIP o quelli meno VIP della televisione: showgirl, manager mondani, i famosi e quasi famosi dell’Isola, i grandi fratelli e quanti altri infestano gli schermi dei nostri televisori.  Fin qui qualcuno potrebbe intenderla come una semplice trovata commerciale, come mezzo di promozione di un prodotto. Ma è proprio in questa definizione che si cela il marcio. Perché in questo caso parlare di promozione di questo prodotto, significa cementare la convinzione secondo cui oggi l’essere umano è ritenuto un articolo da mettere sul mercato, al pari dei pantaloni che indossa o delle merendine che mangia, con relativi marchio di qualità ed etichetta che ne riporta il prezzo. …….ma voi la conoscete la vera storia di Lele Mora?