ROMA - "Il processo alla donna è una prassi costante. La vera imputata è la donna, perché solo se la donna viene trasformata in un'imputata si ottiene che non si facciano denunce per violenza carnale". Sono passati trent'anni da quando Tina Lagostena Bassi parlò così in un'aula di tribunale, tredici anni da quando una legge - la n.66 del 15 febbraio 1996 - ha trasformato lo stupro da reato contro la morale pubblica a reato contro la persona, prevista una pena fino a dodici anni. Eppure poche, pochissime donne violentate si rivolgono all'avvocato. Solo il 4% presenta una denuncia. La metà, il 53%, non lo racconterà mai a nessuno.
Vince il silenzio. Per paura, per vergogna. I processi per stupro continuano a essere molto inferiori ai reati constatati dalla polizia. "Arrivano in lacrime. Poi si asciugano il viso, riflettono. "Lasciamo stare, non fa niente". E tutto finisce così". Maria Di Sciullo lavora da vent'anni nella squadra legale di Telefono Rosa. "La legge italiana prevede in pochi casi il procedimento d'ufficio: è la donna che deve sporgere querela. Sempre la vittima che deve assumersi i costi dell'accusa". Secondo piano, scala B, palazzo umbertino del quartiere Prati. Nato nel 1988 come "esperimento", il primo centralino di ascolto per le vittime di violenze non ha mai smesso di funzionare. Milleottocento chiamate l'anno scorso, ogni tre giorni viene raccolta una denuncia di stupro. Di sovvenzioni pubbliche neanche a parlarne. L'ultima Finanziaria ha anzi tagliato 20 milioni previsti per i centri antiviolenza. "Il patrocinio gratuito delle vittime che promette il governo non cambierà nulla" precisa subito Di Sciullo. "Le donne violentate avranno lo stesso diritto riconosciuto agli sfrattati, e poi? Lo Stato non finanzia l'apposito fondo". L'avvocato di Telefono Rosa è una donna piccola, testa di ricci neri, qualche vistoso gioiello d'oro. Non sorride quasi mai. Da questo osservatorio la certezza della pena invocata dalla politica appare una battuta estemporanea. "Passano 65 mesi per ottenere una sentenza definitiva: cinque anni almeno per vedere uno stupratore condannato. La custodia cautelare obbligatoria è una buona misura. Purché i magistrati si impegnino a convocare le udienze entro la decorrenza dei termini. Spesso accade il contrario". L'idea di sedersi un giorno indefinito davanti a un giudice che chiederà "Signorina, ci ricordi i fatti" spaventa sempre. L'urgenza è dimenticare. Un calvario giuridico senza garanzie: la possibilità di proscioglimento dell'imputato resta alta. "Sono fondamentali le prime ore per la raccolta delle prove. La vittima deve resistere all'impulso di lavarsi subito". Soltanto pochi ospedali prevedono automaticamente tampone vaginale, prelievo del liquido seminale, fotografia delle lesioni. Dieci anni fa, Telefono Rosa difese quattro ragazze violentate nel parco di Villa Borghese. "Riuscimmo ad incastrare l'aggressore soltanto grazie alla prontezza di una delle vittime, che aveva tenuto gli indumenti strappati e guidato i poliziotti. È capitato anche - ricorda l'avvocato - di vedere una donna arrivare con la mutandina insanguinata sigillata in una busta, ma era una turista americana". La sensazione è che le vittime siano sempre sole. Che si sia fatta tanta strada senza allontanarsi molto. ""Era consenziente" continua a essere la difesa più classica dell'imputato" racconta Di Sciullo. Nei casi di violenze sessuali compiute da partner (6 su 10), pesa ancora la discrezionalità del giudice. "Non trattandosi di estranei bisogna interpretare l'effettiva volontà della donna". Nei corridoi di Telefono Rosa giocano bambini, aspettano le mamme. "Ci sono ancora molti ostacoli legali e culturali da superare" spiega la penalista. "Recentemente un magistrato ha sostenuto che infilare la mano in una scollatura è un "corteggiamento maldestro". È capitato a me. Ma questo è dovuto anche al fatto che in Italia non esiste ancora il reato di molestie sessuali: le pare possibile?". Corteggiamento. Maldestro. La strada da fare è ancora tanta. (Fonte Repubblica.it 20 febbraio 2009) |
La violenza ha vergogna di mostrare il nome
Premetto che una violenza non la dimentichi mai.... e non ne esci mai... cerchi di conviverci, perchè è facile dire che si può uscirne quando a parlarne è chi non ha subito la violenza in prima persona.
Faccio una fatica incredibile a scrivere di queste cose, perciò lo faccio di getto e miscuso sin d'ora di eventuali errori, perchè se poi rileggo, probabilmente non avrò il coraggio di inviare. Ho subito atti di libidine violenta a 15 anni da parte di 8 ragazzi, alcuni già padri di famiglia. Era già successo una prima volta con due di questi ragazzi e data loro su un piatto d'argento da quella che pensavo fosse un amica. Mi hanno costretto a fare le cose più schifose che un uomo può chiedere ad una donna, per esempio mentre uno dei due mi teneva la testa l'altro mi costringeva a prendere in bocca il sesso. prima con l'uno poi con l'altro... e tante altre bruttissime cose che mi fa male ancora oggi ripetere. Quella volta sono stata salvata dal fatto che avevo le mestruazioni e ringrazio che la cosa facesse loro schifo, perchè mi ha salvato dall'essere completamente abusata da loro. Mi hanno portato in un casolare in aperta campagna, io ero una ragazza imbranatissima, molto carina, ma poco sveglia in quel senso. Non ho detto nulla quella volta, perchè era la prima volta che uscivo in discoteca con il consenso dei miei di domenica pomeriggio.. avevo paura che non mi lasciassero più uscire. Ho tenuto tutto dentro, ma è stato uno sbaglio, perchè bisogna avere il coraggio di parlare, ma questo è stato per loro uno spunto per riprovarci e la seconda volta erano in otto. Mi hanno prima fatto perdere il pulman fuori dalla discoteca, la mia amica mi ha lasciato lì da sola non mi ha aiutato in alcun modo. Mi hanno rubato gli occhiali.. e il maglioncino.. ma avevo capito cosa volevano e glieli ho lasciati..ma loro non hanno desistito e mentre mi sono diretta a piedi verso casa, mi hanno bloccato con due auto e mi hanno costretta a salire con loro... e mi hanno portato in aperta campagna. Durante il percorso avevo le mani di quattro di loro addosso... dappertutto.... le loro lingue ovunque... e quando credevo fosse finita... che per me era la fine uno di loro ha sentito il bisogno di fare pipì......è stato un attimo ed ho corso come una pazza senza fermarmi fino a raggiungere la strada... loro dietro... ero terrorizzata e mentre scrivo sto male da morire , ancora adesso ne soffro dopo 34 anni dal fatto.... finalmente sulla strada è arrivata una macchina... mi ci sono buttata quasi addosso per farlo fermare... c'era su un uomo... ha capito e mi ha portato a casa dove ho chiamato mio fratello con una scusa e mi hanno portato prima in ospedale e poi in questura. Qui iniziava un secondo calvario perchè dovevo ripetere le stesse cose a poliziotti avvocati medici magistrati... il processo s'è svolto a porte semichiuse per la mia giovane età. Quattro di loro sono stati condannati a qualche mese con la condizionale e un milione e novecentomilalire di risarcimento... altri quattro nemmeno sono comparsi perchè nonostante fossero lì pronti ad abusare di me dopo che si erano soddisfatti i primi quattro... nessuna legge condanna le intenzioni seppure se queste sono evitate per pura casualità. La cosa che mi ha fatto più star male erano gli attacchi gratuiti della stampa... alcuni dei quali dicevano che ero io a provocarli perchè appariscente, e questo solo perchè avevo jeans attillatissimi, un fisico mozzafiato e un bel visetto... mi hanno accusato di essere stata soddisfatta dal risarcimento... non ho visto una lira di quei soldi.. e a casa mia nemmeno avevamo da mangiare.. Questi figli di sapete che dicevano: "Tanto è la figlia di....... vale meno di niente" e questo solo perchè la mia famiglia era poverissima nonostante i nonni miliardari, mio padre era alcolizzato e mia madre lavorava 14 ore al giorno per mantenere me e i miei fratelli e per tirare fuori mio padre di galera un giorno sì e l'altro pure perchè, pure se onesto combinava casini in giro per l'alcool Ora non va meglio di tanto in tanto ho le mie crisi, rammenti di memoria che associati con il passato mi fanno stare da cani.... ho paura del buio, ho sviluppato una sensibilità unica... ho imparato a studiare le persone, ma sopratutto ho imparato a non tenere più niente dentro ma buttare tutto su carta Scusate lo sfogo e gli errori. |
Post n°18 pubblicato il 20 Febbraio 2009 da massenziocaravita
J’ te vurria vasà
(versi di Vincenzo Russo 1876 – 1904)
Che bell’aria fresca c’addore ‘e malvarosa, e tu durmenno staje ncoppe a sti ffronne ‘e rosa, ‘o sole a poco a poco pe’ stu ciardino sponta, ‘o viento passa e vasa stu ricciulillo ‘nfronte…
j’ te vurria vasà, ma ‘o core nun m’ ‘o dice ‘e te scetà, j’ me vurria addurmi vicino ‘o sciato tuio n’ora pur’j’….
Tu duorme oj’ bella mia? e duorme a suonno chino, mentr’io guardo ‘ncatantato stu musso curallino.
E chesti carne fresche, e chesti trezze nere, me mettono int’ ‘o core mille male penziere…
J’ te vurria vasà Ma ‘o core non m’’o dice ‘e te scetà. J’ me vurria addurmi… Vicino ‘o sciato tuio n’ora pur’ pur’j’… .n’ora pur’j’ ecc..ecc….
dedicati a te con dolce simpatia
BUONGIORNO..da MASSENZIO P. S. la foto è quella di Enrico Caruso |
Post n°17 pubblicato il 20 Febbraio 2009 da massenziocaravita
Il Carnevale
A Febbraio l’ultimo Martedì a Napoli tutti intorno a una tavola il Carnevale si festeggiava così: il primo fu Arlecchino… che si mangiava il cotechino… mentre Gianduia di Torino si beveva un bicchier di vino, l’amico bergamasco Brighella si gustava una mozzarella, e la bella Colombina assaggiava una cassatina, e il simpatico Stenterello mezzo brillo suonava il tamburello, di nascosto l’avaro Pantalone si riempiva solo il pancione… mentre dalle risate… al buffo Dottor Balanzone se ne scendeva il pantalone. con la pizza in mano Pulcinella ballava la tarantella. E insieme a loro tanta gente Cantava e ballava tutta contenta… e tra chiacchiere e coriandoli quel Martedì “grasso” a Napoli fu una serata speciale … perché si festeggiava… allegramente il Carnevale
Ciro Borrelli in arte Massenzio Caravita |
Post n°16 pubblicato il 18 Febbraio 2009 da massenziocaravita
Non ci sono ne giorni ne mesi e ne anni averti accanto per me è sempre festa! Grazie a Dio che esisti! Sai non bastano per te cento alberi di mimose con mille fasci di rose… per dire che sei la cosa più cara e preziosa. Donna sei bella. bella come una stella, mi basta vederti apparir ed esplode in me il sentimento più bello, riaccendi nel mio cuor tanta fantasia facendo di te la più bella poesia.
Massenzio Caravita
Questa mia lirica è dedicata a te e a tutte le donne sia come mamma, moglie, amica compagna ,amante,ecc....ecc.ma il mio pensiero va a tute quelle donne che subiscono violenze e maltrattamenti, ma soprattutto l’indifferenza, arma letale che uccide piano piano….creata dalla società. Non so quando possono valere questi pochi versi, ma, io ci tento lo stesso è un modo mio per chiedere .......... SCUSA DONNA!! Massenzio Caravita poeta napoletano D.O.C |
Da un'indagine del Centro antisterilità Artes di Torino è emerso che dalle 6.30 alle 7.00 del mattino, nell’uomo si presenta il più alto livello di testosterone, ovvero l’ormone della virilità e quindi gli esperti dicono che il suo risveglio è spesso accompagnato da un certo "ingrifamento" e perciò per lui fare l'amore con lui al mattino sarebbe perfetto. Peccato che te, invece, ti senti un po’ stanca giacché il desiderio sessuale è legato anche alla pressione del sangue: che è più bassa al risveglio e tende ad alzarsi nel corso della giornata. L’ora migliore per te non è certo il primo mattino, insomma, sembriamo due parallele che non si incontreranno mai un vero disastro! Che fare allora? Mattina per lui o sera per te? L’ideale, dicono gli esperti, sarebbe una via di mezzo. Dalle 14 alle 16, infatti, i nostri sensi e i nostri muscoli sono recettivi al massimo. Peccato che a quell’ora, almeno dal lunedì al venerdì, di solito si è al lavoro o all’università... Mi chiedo, nel pieno rispetto dei dati scientifici, ma il desiderio non parte dal cervello e quindi dagli stimoli emotivi indipendentemente dalle ore? |
ll buon giorno si vede dal mattino, dice un proverbio, sottolineando l'importanza di iniziare bene la giornata. Certo,in questi giorni così freddi un raggio di sole mattutino non può che farci bene, e se non ci fosse facciamocelo su misura. Accendiamo subito la radio, sintonizzandoci su un programma musicale (le notizie spesso sgradevoli del giornale lasciamole a più tardi!). Apriamo le finestre e corriamo in cucina a preparare la colazione, così da riempire la casa di profumi. BUONA GIORNATA |
Avevo un colloquio di lavoro, mi presentai puntualissima e chiesi del signore che dovevo incontrare, mi si fece avanti lui bello come il sole con gli occhi smeraldo credo di esserne rimasta subito affascinata, mi disse " dica pure a me, sono il fratello, xxx è fuori e non rientrerà per giorni". Parlai con lui e mi assunse, poi ho saputo che fu una scelta obbligata, non era in grado di gestire l'amministrazione ed il fratello non si era allontanato spontaneamente dall'azienda. Fu il loro padre ad avvicinarmi il giorno dopo e ad avvisarmi di stare attenta a suo figlio minore, la ragione per cui la persona con cui avevo appuntamento non c'era stava nel fatto che quell'uomo che con me era tanto gentile aveva rischiato di soffocarlo in una lite per banali motivi. Non mi fu detta tutta la verità, ma solo che c'era stato un diverbio. I giorni passavano, mi faceva una corte molto delicata, sapevo che era sposato, ma mi diceva che era una situazione di facciata che in realtà viveva da separato in casa. Pensai ad una scusa per convincermi a lasciarmi andare a quell'amore che sembrava non avere alcuna possibilità. Poi fu la moglie a dirmi la stessa cosa e le mie difese crollarono. |
Di questo passo andrà sempre peggio, quando si perde totalmente la fiducia nelle istituzioni e si arriva alla vendetta fai da te siamo davvero al limite ci siamo arrivati davvero.... Ora è caccia all'immigrato chi se ne frega se le povere vittime sono gente onesta che viene nel nostro paese per lavorare e cercare di far sopravvivere le famiglie... ormai col beneplacito delle istituzioni e forse istigati dagli stessi si crede che lo stupratore sia solo l'immigrato poi la realtà ci dice che il "bravo ragazzo di buona famiglia" non è da meno... che il marito fidanzato compagno non è da meno... che le mura domestiche spesso sono luoghi di tortura... |
Ne parlavano già da un anno, ma per pigrizia, parole loro, rimandavano. Ora, però, per Claudio Amendola e Francesca Neri è arrivato il tempo delle nozze.
L'ha chiesto tante volte "Dimmi la verità" ce la dirà Caterina Balivo? Pare che dopo un lungo corteggiamento Matteo Marzotto l'abbia spuntata sulla concorrenza e in molti dicono che il flirt sia più importante di quel che sembra e che finalmente lei ci si sia buttata con "tutte le scarpe"... Prosit! E lui? L'ex sig.Ventura con gli occhi sbarluccicanti per la sua maestra di ballo, per la quale io ho una grande ammirazione si sarà innamorato? Certo sabato sera era il trionfo dell'amore e tutto era esplosione di sentimento, ma oltre alle paparazzate varie dei due mi pare che gli occhi la dicessero lunga e lo ammette anhe lui stesso "E' vero, c’è un’intesa profonda. Quello che si vede in tv è esattamente quello che sentiamo, non c’è nulla di artificiale o di simulato per fare audience - ha spiegato Stefano a Oggi - Sembriamo affiatati perché lo siamo davvero Se me lo avessero detto non ci avrei creduto ma, in effetti, è proprio così. Ballare significa imparare un nuovo linguaggio del corpo, significa abbandonarsi all'istinto. Se ce la fai, si avvera una magia: scopri di essere tutt'uno con la tua compagna. Con Samanta sto bene perché è una ragazza semplice che ogni mattina si alza alle sei per portare suo figlio a scuola. Poi prende il treno da Terni, dove abita, e viene fino a Roma per fare gli allenamenti. Io la chiamo "rustichella" perché è un maschiaccio quando non balla. È l'antitesi della donna artefatta. E poi apprezzo tantissimo il suo senso di responsabilità, la sua serietà, la passione che ha per il lavoro e i sacrifici di cui è capace per continuare a farlo". Per l'ammirazione che ho per Samantha Togni spero che sia vero.. ogni felicità per voi |
"Esperienza, madre di scienza" A proposito di scienza se oggi riusciamo ad essere in questo posto lo dobbiamo a una scoperta fatta proprio nel mese di febbraio di qualche annetto fa, infatti il computer nasce in pratica nel febbraio 1946, quando entra in funzione il primo calcolatore elettronico della storia, l'ENIAC (Electronic Numerical Integrator And Calculator). Nato per fini militari, oggi riempie le nostra giornate lavorative e non. Per me resta un'invenzione molto positiva se non ci fosse il pc noi non potremmo leggerci... si mi piace davvero molto! |
Quella sua maglietta fina tanto stretta al punto che mi immaginavo tutto....
|
Ogni scusa è buona per i governanti per azzuffarsi e accusare.
Quindici anni Bologna venerdì violentata per strada mentre attendeva gli amici
Quattordici anni Roma sabato violentata alle 18 del pomeriggio mentre era col fidanzatino
Due vite segnate per sempre
Due quasi bambine con il dramma che nessun adulto può spiegare
Un unico dolore... tante lacrime...
... e poco importa il come... il dove... il se....
... le lacrime hanno sempre lo stesso sapore amaro...
|
Dicono che i colori abbiano il potere di modificare l'umore e siccome è un giorno di festa propongo un pranzo da mille colori per una domenica in allegria
E l'uomo di casa memore delle dolcezze di ieri ci farà contente anche oggi aiutandoci almeno nell'apparecchiare la tavola? Anche se il risultato non fosse questo noi gradiremmo comunque... kiss |
Inviato da: ulisse
il 15/02/2011 alle 20:27
Inviato da: lughe_sarda
il 23/02/2009 alle 18:13
Inviato da: vecchia_gallina0
il 18/02/2009 alle 12:35
Inviato da: dadonna
il 18/02/2009 alle 11:54
Inviato da: dadonna
il 18/02/2009 alle 08:51