Il mondo attraversa molte svolte, svolte che sembrano girate all'indietro.Un fatto passato ci ricorda un cambiamento improvvisodi un sentimento nel presente,che, dopo essere stato dipinto a spruzzo sul muro bianco con il tuo nome,è assente per un tempo che non riesco a determinare. Corsi dentro una ruota, appassindo lentamente come petali di rosa,finché non seppi dove le mie parole e il mio sorrisopotevano essere accarezzati senzacorrere il rischio di cadere sul terreno argilloso. Buffo come reagiamo al sapere che dita familiari si sono intrecciatecon le tue prima di conoscere il tuo sguardo.Confesso di aver sbagliato a giudicare effettivamente parole e atteggiamenti.Confesso che, in effetti, ho sbagliato a mettere l'impulso al primo posto. Ma non posso mai smettere di confessarti, che non posso essere la rabbiadi qualcun altro in un momento di prosperità,mi dispiace non poter essere il tuo sorriso oggi. L'orologio segna le tre,il treno viene a portarti nel tranquillo sogno. Le anime si ritrovano a ballare nella sala del paradiso,ballando su una canzone che non conosco l'arredamento.La mia schizofrenia di girarmi e non fermarmi mi attacca ancora una volta,ma io preferisco continuare a girare. La mia paura di cadere tra le tue braccia,affligge la mia gola, che insiste a gridare la tua volontà,ma insiste nel lasciare che il tempo mi mostri chi sei veramente. Lo schermo cristallino da cui siamo separati, mi mostra un sé così personale,che ho paura di voler toccare e smantellare ciò che ho costruito secondo il tempo.La vita non è facile, è molto più difficile quando ci piace qualcuno.Il sapore della tua lingua rimane stagnante in qualcun altro,dovrei condividere quel gusto? Ti sento davvero? Non so, mi manca molto per rispondere,quello che mi manca di più è il pizzico che viene da dentro di me,nel volerti avere e nel lasciarti essere chiunque tu voglia essere, al mio fianco.