Terza parte ......di un mio racconto donato a LadyZenit..... Concluso il discorso tutti gli invitati s'alzarono in piediper applaudire.......fu un successo.Dopo il rinfresco, a notte fonda rimanemmo io e LEila mia VENERE......e fu allora che spinto dal mio ardore le chiesi di seguirmi per farle conoscereil mio mondo......Lei , con un sorriso, e il movimento del capo annuì.La portai con me, andammo al porto, e durante il tragittoquell'intenso suo profumo, la fragranza della sua pelle tormentarono la mia anima...per me quella era la parte più difficile....Saliti a bordo, l'imbarcazione lasciò dietro di sè le luci della città....che diventavano attimo dopo attimo come piccole lucciole....Il paradiso notturno si aprì ai nostri occhi, il cielo stellato......la luna piena che rifletteva sulla tavola del mare la sua luce....VENERE era stupenda,quello scenario mozzafiato era l'OLIMPO e io ero il suo cantore...Mentre scorreva il tempo, la complicità aumentava, i nostri sguardi si incrociavano desiderosi di passar velocemente al passo succesivo....il pathos si scioglieva e lasciava posto alla smania di prendersi...l'un l'altra.Le offrì dello champagne....e si accesero le luci della piscina.....comparve un tavolo ricco di cibo.....quello che in mare ti prende per la gola...Polipi crudi, ostriche, seppioline, fritto misto, aragoste...accompagnate da salse e bollicine di champagne...La mia ospite, restò senza parole, ma mancò il fiato anche a menel guardarla mentre si cibava...ERA QUELLO IL SENSO DELL' EROSosservare la VENERE.
CHARME....CIBANDOSI CON EROS...
Terza parte ......di un mio racconto donato a LadyZenit..... Concluso il discorso tutti gli invitati s'alzarono in piediper applaudire.......fu un successo.Dopo il rinfresco, a notte fonda rimanemmo io e LEila mia VENERE......e fu allora che spinto dal mio ardore le chiesi di seguirmi per farle conoscereil mio mondo......Lei , con un sorriso, e il movimento del capo annuì.La portai con me, andammo al porto, e durante il tragittoquell'intenso suo profumo, la fragranza della sua pelle tormentarono la mia anima...per me quella era la parte più difficile....Saliti a bordo, l'imbarcazione lasciò dietro di sè le luci della città....che diventavano attimo dopo attimo come piccole lucciole....Il paradiso notturno si aprì ai nostri occhi, il cielo stellato......la luna piena che rifletteva sulla tavola del mare la sua luce....VENERE era stupenda,quello scenario mozzafiato era l'OLIMPO e io ero il suo cantore...Mentre scorreva il tempo, la complicità aumentava, i nostri sguardi si incrociavano desiderosi di passar velocemente al passo succesivo....il pathos si scioglieva e lasciava posto alla smania di prendersi...l'un l'altra.Le offrì dello champagne....e si accesero le luci della piscina.....comparve un tavolo ricco di cibo.....quello che in mare ti prende per la gola...Polipi crudi, ostriche, seppioline, fritto misto, aragoste...accompagnate da salse e bollicine di champagne...La mia ospite, restò senza parole, ma mancò il fiato anche a menel guardarla mentre si cibava...ERA QUELLO IL SENSO DELL' EROSosservare la VENERE.