In televisione

I diari (anni Ottanta) di Carrie


Carrie Bradshaw è come il maiale: non si butta via nulla. L’ha pensato per prima la scrittrice Candace Bushnell, che nella primavera del 2010 ha sfornato The Carrie Diaries, il primo di una serie di romanzi sull’adolescente Carrie Bradshaw, futura icona di Sex and the City.Sebbene l’ipotesi di trarne un film sia circolata fin dalla sua uscita nelle librerie, il rischio elevato di un flop cinematografico è stato evitato, prediligendo una versione seriale e lasciando alla televisione l’ingrato compito di macellare uno dei personaggi telefilmici più amati nel mondo. Si è assunto l’onere e l’onore di quest’avventura, l’emittente statunitense The CW, che qualche mese fa ha richiesto la produzione dell’episodio pilota di The Carrie Diaries, passo che precede la commissione di una serie tv.Ambientato negli anni 80, quando Carrie è solo una studentessa dell’High School americana e sogna di diventare una famosa scrittrice, questo progetto vuole far breccia sulla fetta di pubblico che il marchio Sex and the City aveva finora tralasciato: le teen ager. Per questo motivo, la The CW ha schierato, come produttore esecutivo del progetto, Josh Schwartz, ideatore di The O.C. e Gossip Girl, due prodotti in cui le vite degli adolescenti sono mixate al glamour e alla soap. Non è un caso che sia lui a occuparsi di questa nuova serie, poiché molte sono le somiglianze con un suo vecchio progetto: lo spin-off di Gossip Girl, ambientato anch’esso negli anni 80 e respinto dalla The CW per favorire la produzione del sequel di Melrose Place, chiuso a causa dei bassi indici d’ascolto registrati.Inglobando alcuni elementi del vecchio cast tecnico di Sex & the City, The CW vuole preservare l’essenza del personaggio protagonista, affinché non subisca alterazioni eccessive e susciti l’ira dei suoi vecchi fan. La scelta dei costumi di scena è stata affidata a Eric Daman che, oltre a continua la collaborazione con Schwartz, ritorna a far parte dell’universo di Carrie, dopo aver lavorato in Sex and the City come collaboratore di Patricia Field. Ritorna nel mondo di Carrie anche Amy B. Harris, nelle vesti di creatrice e produttrice esecutiva di The Carrie Diaries, così come lo è stato in Sex and the City: a lei che si deve la scelta dell’attrice AnnaShopia Robb, interprete della giovane Carrie Bradshaw, conosciuta al pubblico cinematografico per aver ricoperto il ruolo di Violet Beauregarde, nel remake de La fabbrica di cioccolato di Tim Burton. L’esordio di The Carrie Diaries è previsto per l’autunno sul palinsesto della The CW, quando ogni curiosità sull’origine di Carrie sarà soddisfatta. Chi si aspetta di ritrovare anche Samantha, Charlotte e Miranda deve pazientare: il gruppo di amiche storiche è parte integrante degli anni newyorkesi di Carrie, raccontati nel romanzo Summer in the City, sequel di The Carrie Diaries, cui la serie tv si riferirà solo a uno stadio avanzato della sceneggiatura.Non ci resta che attendere e scoprire se Carrie Bradshaw era così fastidiosamente irritante e anti-single da giovane, come ha dimostrato di esserlo da adulta, raffigurando un prototipo di donna incapace di gestire la sua vita senza la presenza costante di un uomo. Angelo Iacopino(Calabria Ora, 3 maggio 2012)