Essere debole l’uomo,in quanto maschio. Se scorro le pagine della storia il mal comune è che dietro al potere maschile si nasconde sempre un atteggiamento deplorevole. Una nutrita compagine di cortigiane;un susseguirsi di violenze sessuali; inciuci politici e amministrativi; manipolazioni mentali; incidenti a dir poco dubbiosi, etc etc.
Una frase comune dei giorni nostri è: il potere logora chi non ce l’ha,ma io credo che il potere logora la psicologia umana,in questo caso umana maschile. Il potere va preso a piccole dosi,è una mia convinzione. Per farmi capire prendo in prestito l’attualità recente. Berlusconi non avrebbe nessuna difficoltà ad avere qualsiasi donna al proprio cospetto ma per sollazzare il suo ego ha bisogno di trasgredire quindi si circonda di fanciulle più o meno distinte ( ed uso un eufemismo) . il presidente del fondo monetario uomo potentissimo forse più del nostro nanetto, in una camera d’albergo sodomizza una cameriera ( stando alle fonti di informazione). Andando indietro col tempo l’ex governatore della California ebbe un figlio con la propria cameriera. L’ex presidente americano JfK si incontrava di nascosto con la Monroe ( e non solo). Le donne a riguardo sono più responsabili. Sarà la loro natura di eterne sognatrici,contenitori di vita,responsabilità casalinga,con alta capacità governativa lasciando le leccornie tra le mura domestiche,ma credo che un mondo visto al femminile da dietro la scrivanie possa risultare migliore ( chi vi scrive non passa per femminista convinto). Va ricordato altresì che il rapporto potere-maschio potere-femmina pende sfavorevolmente da quest’ultima e forse questa “tradizione” del maschio sulla scrivania rimane tale perché una sterzata è possibilista e aggiungo sconveniente,andrebbe a minare i clichè maturati fin dalla prima alba. Finisco col dire che converrebbe anche ai maschi cominciare a mettere in discussione la propria identità,magari prendendo ad esempio le femministe mediante l’autocoscienza di gruppo e l’approccio autobiografico. I.c.D