Circo immaginario

Un giorno,per caso....


 Vorrei vivere fino a scoprire cosa c’è oltre l’ignoto. Contare le stelle,tutte. Scendere sui pianeti come se fosse una crociera,ma non di quelle tristi in cui le persone si chiudono in una cabina di 9 metri quadrati rimpinzati di cibo ed aria condizionata. Stringere la mano o salutare con un gesto chi ci ha osservato incuriosito nella nostra evoluzione,facendosi una marea di risate. E magari perché no dare un nome ad una stella,un detrito,un meteorite di chissà quale galassia.
Mi rendo conto però rimarrà un sogno. A meno che non usi la fantasia,ma anche quella è limitata direttamente alla propria capacità conoscitiva,alla competenza restrittiva che il nostro linguaggio ha posto come freno.  Voglio comunque provarci,chiudermi nei pensieri e attraversare quei confini inesplorati e assaporare la non gravità,essere libero in uno spazio immenso fatto di casualità ma non tanto, di concretezza ma non solo, di disposizione cromatica e biologia fors’anche animale.  Cosa porterò nella valigia? Sicuramente un lettore musicale,qualche libro di Terzani, Wadehouse,Nietzsche,qualche fumetto e probabilmente un libro di cucina che userò come pedina di scambio con un cittadino di un pianeta senza nome,laggiù nell’ignoto più scuro. Qualche cappellino con visiera una videocamera che si ricarica coi raggi stellari  J e qualche paio di scarpe tutte comode. Sono sicuro che troverò tutte cose non faticose,solo semafori verdi, nessun programma televisivo che trasmetta ragazzi che cercano di conquistare ragazze oppure qualcuno rinchiuso in un appartamento osservato da tutti. Non troverò Phone di ultimissima generazione,contatti msn o faccia libro. Spero di non trovare automobili due posti o che sembrano case.  Però se uso la mia fantasia è normale che non ci siano queste cose,perché è quello che vorrei trovare o cancellare (a seconda dei punti di vista) su questo di terreno,quindi lo penserò a mia immagine a somiglianza senza contaminazioni consumistiche. Atteggiamento fascista? Chissene ma visto che viaggio io, scelgo io cosa .    Lacio drom caballero.                                                              I.c.D