tarocchino bolognese

Divinazione


Vuole la leggenda che il tarocco bolognese sia stato inventato da un nobile (Francesco Antelminelli Castracani Fibbia) rifugiatosi a Bologna alla corte dei Bentivogli agli albori del XV secolo: più verosimilmente fu importato nella nostra città da Milano o Ferrara; comunque sia la sua storia, essa ci è nota già dalla fine di quel secolo. Nel corso dei decenni il numero delle carte da 78 diminuì, perdendo le carte numerali dal due al cinque, e l’ordine di alcuni trionfi fu variato nelle serie: Mondo, Angelo, Sole, Luna, Stella, Torre, Diavolo, Morte, Traditore, Eremita, Fortuna, Forza, Giustizia, Virtù, Carro, Amore, I quattro Papi, Bégato, Matto. Era nato il Tarocchino bolognese, mazzo ridotto a 62 carte; come oggi. Nel 1725 i quattro Papi furono convertiti, con bolla del legato pontificio cardinale Tomaso Ruffo, negli attuali quattro Mori, mantenendo però l’Angelo come carta di valore più alto. Figlio e testimone della grande cultura della città petroniana.