MENTRE CI DISTRAIAMO

Lettera a Paolo Barnard


"Da: **** @yahoo.it>Oggetto: Un saluto.A: dpbarnard@libero.itData: Sabato 10 ottobre 2009, 11:26Buongiorno Paolo.Mi chiamo Daniela, ho 50 anni e ti seguo da tempo sul tuo sito.Velocemente ti ringrazio per il tuo lavoro.Le tue riflessioni coincidono spesso con le mie e credo di "sentire" la tua rabbia quando spieghi che i cambiamenti devono avvenire in ciascuno di noi. E' a questo punto che nasce il mio dramma che forse è quello di migliaia di persone come me, spezzate e piegate dall'impossibilità di agire, dovendo fare i conti con  le leggi di questo sistema che non ci lascia più scampo. La mia è una storia come tante, fatta di difficoltà quotidiane  infinitamente più lievi  di quelle di chi muore ogni giorno per povertà, guerra, fame,ingiustizia ecc.ecc. Ma i conti dobbiamo farli con la nostra vita e con la nostra quotidianità. Dalla quale ormai manca il tempo anche per pensare. Io  mi sento sbattuta contro un muro e schiacciata da una mano invisibile che mi spinge incessantemente e non mi lascia IL TEMPO di muovermi. Il lavoro mi massacra per molte ore al giorno, e sempre più spesso ho la sensazione che i miei PADRONI non solo mi sfruttino per i loro guadagni, ma abbiano un nemmeno tanto celato piacere sadico  nell'impormi TEMPI assurdi, orari improponibili ecc. La cosa più grave è  la totale rassegnazione di colleghi quasi tutti giovani, come me ricattati e incapaci di reagire per timore di essere cacciati via. Così si spinge sempre più sull'acceleratore e si rompe il freno: sempre di più senza regole, senza limiti, solo richieste sempre di più. Tutto cio' moltiplicato per milioni di persone,  non tutti hanno la percezione di questa realtà e allora meglio per loro, perchè se invece ce l'hai, non puoi fare nulla, devi andare avanti aggrappandoti a speranze come a corde di carta. Lo sai che si spezzeranno, ma tanto è: ci provi.I paladini dell'antisistema sono corde di carta e non cambieranno niente. Perchè IL TEMPO per alzarsi non c'è più, perchè la mano invisibile ti spinge contro il muro e ti blocca. Perchè DEVI risolvere i tuoi bisogni primari e quelli dei tuoi figli e se non ti PIEGHI ti ritrovi per la strada e non sei capace di fare questa scelta. Il tumulto della mia anima è immenso, ma oggi sono sola come tanti, in un sistema che non ti vuole se non accetti le sue regole.A presto."http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=152