L' UOMO E' PROGRAMMATO PER NON PENSARE
E VIVERE NEL MONDO SURROGATO DELLA MACCHINA DEL POTERE ?
IO CREDO CHE TUTTI DEBBANO ESSERE INFORMATI, CREDERE O NON CREDERE DIPENDE DA OGNUNO DI NOI
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Post n°145 pubblicato il 24 Aprile 2011 da chiaroscuro60
Penso che a tutti sia capitato di vedere "sparire" un nick, senza nemmeno un CIAO, dopo tante belle parole SCRITTE.. a tutti sarà capitato di provare "sentimenti" verso un nick.. di essere stati fraintesi o di non aver capito il senso delle parole scritte da un nick ... il perchè è ovvio ... SCRIVERE NON E' PARLARE, parole scritte e immagini ILLUDONO di conoscere l'interlocutore, di essere in "sintonia" con lui, in realtà è un effetto che in termini psicologici si chiama "innamoramento di se stessi", l'interlocutore è lo specchio dei propri bisogni. Resta la DELUSIONE, la TUA, restano I TUOI sentimenti. Molte persone non lo capiscono o non lo vogliono capire. La solitudine è forte, e IL MONDO VIRTUALE E' ILLUSIONE che per un poco fa stare bene. CHI HA CREATO questo sistema di SVAGO VIRTUALE ne conosce bene gli effetti psicologici sugli individui. Indebolire uomini e donne con surrogati di rapporti, distogliendoli dalla realtà, un surrogato di socializzazione, di sentimenti e di sesso alla portata di tutti, che provoca emozioni e stressa fra euforia e delusione. TENETE PRESENTE CHE QUESTO FENOMENO RIGUARDA TUTTI PERCHE' RIGUARDA UNA MASSA DI PERSONE IN TUTTO IL MONDO E QUESTO INFLUENZERA' TUTTA LA SOCIETA'. P.S. Preciso che tutto quello che scrivo sul "mondo virtuale" riguarda persone che non si incontrano. |
AREA PERSONALE
ARGOMENTI TRATTATI :
LA CONSAPEVOLEZZA DEL VERO POTERE - LA MANIPOLAZIONE DEI MASS MEDIA - IL TEATRINO DELLA POLITICA - IL TRATTATO DI LISBONA - ISRAELE E PALESTINA - IL MONDO VIRTUALE - LIBERA INFORMAZIONE DAL WEB
Non è vero che la Storia va sempre avanti: l’individuo e la società possono regredire. Pier Paolo Pasolini
BLOG MARISTELLA0109
QUESTO E' IL POTERE
IL TRATTATO DI LISBONA
Paolo Barnard, giornalista free-lance e saggista, unisce una meticolosissima ricerca di fonti certe ad una assoluta libertà di espressione, che non a caso gli è costata una plateale emarginazione dai mass media istituzionali. Laureato in psicologia, ha collaborato con le principali testate nazionali, come La Stampa, Il Manifesto, Il Corriere della Sera, Il Mattino, Il Secolo XIX, La Repubblica, La Voce, Il Sabato, Chorus, Oggi, Avvenimenti. Reporter RAI con Samarcanda durante la Guerra del Golfo (1991), è stato co-fondatore ed ha collaborato per oltre dieci anni con il programma Report su Rai3. Attualmente scrive per Micromega, Golem de Il Sole 24 Ore, agenzie di stampa e testate on line.
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