Creato da chiaroscuro60 il 18/11/2010

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persone che non si incontrano ...

Post n°84 pubblicato il 10 Marzo 2011 da chiaroscuro60

Nella terra dei miraggi, si scrive invece di parlare. Questo scatena la fantasia e illude molte persone in internet. Una conoscenza virtuale, io interpreto a modo mio le parole scritte (senza tono) che leggo sul monitor, l'interlocutore idem. E' un dialogo questo ? Eppure molte persone che mi contattano scrivono così. E dopo pochi messaggi si rivolgono a me come se mi conoscessero. " Sono qui per caso, sono qui per curiosità, non cerco niente ". Sono storie, tutti hanno un motivo per stare qui. E tutti prima o poi si fanno prendere dal virtuale. Un mondo effimero dove è molto facile contattarsi e altrettanto facile perdersi. E' difficile capire il confine quando ti trovi a scrivere quello che non dici a nessuno ad una persona che ti sembra ideale, e lei fa lo stesso. Praticamente nessuno pensa che in quel momento l'altro è lo "specchio" dei propri bisogni e dei propri desideri. Prima c'erano gli sms. Scriviamo perchè è meno impegnativo di parlare, perchè si può sognare. Non c'è il confronto reale. " Così non disturbiamo, si fa prima, si spende meno " ce la raccontiamo. Si fa prima? Ci vogliono dieci messaggi per spiegare quello che in due minuti si spiegherebbe a voce. Costa meno? Ho speso di messaggi il doppio che di telefonate. Ma soprattutto le persone che non si conoscono affatto, non si imparano a conoscere in questo modo, ammesso e non concesso che si raccontino il più sinceramente possibile. E poi è arrivato internet. Un gioco fantastico. Posso scrivere tutto quello che voglio, a costo modesto, posso chattare, mandare fotografie, parlare al telefono, vedermi in cam, avere un profilo, avere un blog, e tanto altro. Posso essere in contatto con decine di persone al giorno. Il tempo e lo spazio non esistono nel mondo virtuale, e nemmeno le differenze fra gli individui, differenze di sesso o di età. La fantasia e il bisogno creano una persona TUA SIMILE da un avatar (non necessariamente con la fotografia vera) e da pochi messaggi scritti, ideale che esiste solo NELLA MENTE. Raccontiamoci che con questo mezzo si conoscono MEGLIO le persone, ci scriviamo i pensieri più nascosti. In reatà è una dimensione diversa e molto, molto limitata, non c'è nessuno dei cinque sensi che occorrono per conoscersi. E il tempo al pc aumenta. C'è una quantità di persone che si sentono sole e hanno bisogno di comunicare con questo mezzo, in modo anonimo le persone si sentono libere di scrivere ciò che vogliono e deresponsabilizzate. Possono inventarsi personaggi, e possono essere anche scorrette, possono metterti in lista nera, possono chiudere un nick, possono aprirne un altro. Ci sono profili che hanno 3000 amici. Come si fa a fidarsi di "chissachi" dietro a un computer? Nella vita reale nessuno si comporterebbe in questo modo, molti non avrebbero il coraggio di essere vigliacchi e molti sarebbero giustamente prudenti a raccontare i loro fatti personali dando totale fiducia a sconosciuti. Senza considerare il sistema che ci spia. Una quantità di persone soffre di solitudine. Ci sono le persone che scelgono di passare il loro tempo libero a chattare con sconosciuti per ore, giorni, settimane, senza incontrarli. Ci sono persone che chattano nella stessa città e magari nella stessa strada. Avranno i loro motivi per rimanere viruali, ma queste persone per tutto il tempo che stanno al pc sono PERSE ALLA SOCIALIZZAZIONE REALE. Lo fanno per evasione alla vita reale, internet è il "paese dei balocchi", e si vede dai profili e dai blog con immagini di uomini e donne nudi perfetti e improbabili, copiaincolla di parole di amicizia, di amore e passione, preconfezionate, una profusione di fiori cuori glitters, fate, elfi, angeli, diavoli e luoghi incantati. Persone che hanno o avranno problemi psicologici e sessuali, perchè questo sistema ILLUDE fortemente ma NON SODDISFA. Cosa resta dopo aver chattato, parlato con pc e masturbato in cam? Proprio NIENTE. Nemmeno si ricorda il nome. Ognuno torna alla sua realtà e ai suoi bisogni insoddisfatti. Si passa a un altro nick. E questo è uno STRESS. Illusione e delusione. MANCA IL CONTATTO UMANO. Incontri consumistici on line. Quante volte? C'è sempre un altro contatto, potresti essere più fortunato, un terno al lotto. Diventa dipendenza, passano gli anni e queste persone sono più frustrate e non riescono più ad avere rapporti normali con una persona in carne e ossa., magari non ci provano nemmeno più. Io ne ho incontrato qualcuno. Allora finiremo così ? Tutti isolati e convinti di essere in compagnia? SIAMO SOLI e parliamo sempre meno, ci guardiamo sempre meno in faccia, socializziamo sempre meno, ci confrontiamo sempre meno, ci tocchiamo sempre meno, cerchiamo sempre meno amicizia e intesa reale. Molto presi da mille altre cose, perdiamo di vista la nostra UMANITA'.

E ci offriamo schiavi al Sistema del Potere che ci ha dato questo bel gioco. Cosa siamo NOI senza il confronto con gli ALTRI ?

http://psicocafe.blogosfere.it/2006/09/la-prossemica-nel-mondo-reale-e-nel-mondo-virtuale.html                             

    SecondLife_01.jpg
Commenti al Post:
Giulia_live
Giulia_live il 10/03/11 alle 18:39 via WEB
Alla tua acuta analisi aggiungerei il rischio che corre chi, tramite una lunga frequentazione in internet, si illude di innamorarsi e di essere ricambiato: c'è poi l'incontro reale, la prova del nove, che quasi sempre smonta ogni illusione...
 
 
chiaroscuro60
chiaroscuro60 il 11/03/11 alle 10:30 via WEB
Grazie Giulia, sono perfettamente d'accordo per gli incontri reali. In questo post tratto l'argomento del virtuale senza incontro. Però so perfettamente che gli incontri in cui ci si "riconosce" dopo aver chattato sono rarissimi, per i motivi suddetti e perchè ognuno ha in testa la sua aspettativa personale, e più tempo si scrive più aumenta l'illusione (ne scrivo nell'altro blog di "maristella0109)
 
qmr
qmr il 10/03/11 alle 21:37 via WEB
…amori virtuali… amori virtuali da vivere con un semplice clic... dal sapore perfetto perché non vissuti... rispondenti all’ ideale mai incontrato... protetti nella loro utopica irrealtà... ma lontani... lontani dal sapore di un bacio vero... da un tocco che ti scuote l’anima... da uno sguardo che apre per te mille mondi possibili dove essere in due… liberamente... l’uno nell’altro... amori virtuali che scompaiono con un semplice clic... p.s. questa è una mia poesia a proposito di virtuale e reale...io scelgo la vita vera da qualsiasi parte mi porti...
 
 
chiaroscuro60
chiaroscuro60 il 11/03/11 alle 10:32 via WEB
Che dire del tuo commento ? Grande !
 
veuve_cliquot
veuve_cliquot il 14/03/11 alle 12:06 via WEB
Bel post, complimenti! Internet è un bel gioco, un passatempo. E' quando si sovrappone alla realtà che diventa pericoloso, quando viene usato da persone che vivono nella solitudine interiore e nella paura degli altri che diventa una droga. Ma come tutte le droghe ti dà un sollievo momentaneo senza risolvere i problemi. Cosa mi interessa avere centinaia di amici se quando ho veramente bisogno non ne trovo nessuno vicino a me? :))
 
 
chiaroscuro60
chiaroscuro60 il 14/03/11 alle 15:34 via WEB
Idem, evidentemente ci sono molte persone fragili (vedi post di oggi) e il potere non ci ha dato certo questo bel gioco per esercitare il cervello... quello che siamo è stato programmato molti anni fa. Ti consiglio i video di Paolo Barnard :)
 
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Paolo Barnard, giornalista free-lance e saggista, unisce una meticolosissima ricerca di fonti certe ad una assoluta libertà di espressione, che non a caso gli è costata una plateale emarginazione dai mass media istituzionali. Laureato in psicologia, ha collaborato con le principali testate nazionali, come La Stampa, Il Manifesto, Il Corriere della Sera, Il Mattino, Il Secolo XIX, La Repubblica, La Voce, Il Sabato, Chorus, Oggi, Avvenimenti. Reporter RAI con Samarcanda durante la Guerra del Golfo (1991), è stato co-fondatore ed ha collaborato per oltre dieci anni con il programma Report su Rai3. Attualmente scrive per Micromega, Golem de Il Sole 24 Ore, agenzie di stampa e testate on line.

 

 

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