sistole diastole

Io e il mio doppio...ma anche il mio triplo, quadruplo e così via


Tanto io quanto il mio doppio siamo convinti di essere l'io originale, in tal senso io e il doppio siamo la stessa persona. A volte mi serve il triplo per provare a stabilire chi sia il doppio, ma il triplo dalla sua posizione privilegiata di meta-io e meta-doppio si dice che in realtà è lui l'io primigenio e categorizza gli altri due me come semplici proiezioni di se stesso, inesistenti in fin dei conti. Al che interviene il quarto e gli fa presente che se quei due non esistono allora non esiste nemmeno l'impulso alla creazione del triplo...Ma così cadiamo nell'impasse ribattono all'unisono i primi tre e provano ad accordarsi sulla creazione di un meta-meta io che possa spiegare la sussistenza di tutti quegli altri. L'io Io prova a spiegare ai miei meta io che se continuano così mi fanno cadere in un labirinto di autoreferenzialità senza via d'uscita, ma quelli non ne vogliono proprio sapere di pensare di non esistere e per dimostrarmelo continuano a farmi odiare, farmi amare, farmi concentrare, farmi distrarre e così via all'infinito...Finchè un bel giorno non mi infilo per caso nell'interstizio tra un pensiero e l'altro e mi accorgo finalmente e con sconcertante chiarezza che beh...in fin dei conti....sono il nulla che si è distratto un attimo a guardare il suo riflesso nell'occhio di qualcun'altro.