Doppio sogno

Viandante etereo


Sento di dover scrivere questa sera…sento che devoCade la prima pioggia di settembre…..tanto che basta a chiudere i cardini e stringere gli ingranaggi dell’estate…Silenzioso scivola,  sul manto stradale, un rivolo d’acqua, abbraccia la terra, la fa sua,……trascina con sé  parte di noi e del nostro presentePotete vederlo tutti, ogni qual volta, la vostra immagine scardinata, si riflette sulla superficie unta e umida del suolo dopo che è trascorsa la prima pioggia.Vi guardate indifferenti, specchiandovi, senza essere notati…..ma vi rendete conto che ci siete e tornate a fingervi interessati al vostro intorno.Un grosso caseggiato ricordo di un novecento trascorso….ostacola minaccioso il trascendere dell’umidità diffusa….pochi rumori qualche cancellata rimurgina nel tentativo di sottrarsi alla ruggine..Le serate  e le lunghe bisbocce cessano prima che il tempo sia……diversamente da ieri la prima pioggia rimette ciascuno nel suo nido…nella sua postazioneMentre un timido fanciullo scosta una tenda del salone…a sbirciare una natura  sorpresa nel suo atto più comune, eppure così vitale….osservo la sua curiosità…verso una normalità acquisita…che passa e spassa sotto i nostri occhi….in ogni stagionePoca luce….non vedo oltre sembra sia più scarsa del solito….solo qualche carrozza moderna aggredisce la strada slittando..ad ogni frenata…..Ritiro il mio viso dalla fessura fra le veneziane……e scopro che è bello ritrovarsi qui non ostante tutto…..non ostante oggi sia caduta la prima pioggia di settembre Sorseggio una tisana miracolosa, che ha il potere di tendere ogni mio muscolo perioculare,……..dormirò di un nuovo tempo….chiederò ai posteri l’ardua sentenza….non si sa mai potrebbe non piacermiKubrick