parole...

vita...


il vantaggio di vivere tra un autobus e l'altro è che si ha molto tempo per leggere e per pensare. molte volte vieni distratto dalle telefonate di chi ti sta accanto, o dalle chicchierate tra amici, ma altre riesci a isolarti nel tuo piccolo mondo e lasciare che tutto il resto diveni la cornce di un quadro dove tu sei il protagonista. questo pomerggio so
no andata a lezione di italiano, il mio professore è un uomo meraviglioso, e se non ci sto attenta va a finire che mi innamoro del suo cervello. come ogni mercoledì mi incanta con le sue lezioni filosofiche e intellettuali nelle quali mi sento a casa, frequentare quel corso è come visitare quel mondo che sta dentro di me e che solo io, e inspiegabilmente il mio professore conosciamo. ogni sua parola ricalca le mie emozioni, disegna i miei pensieri, e lui non sa di avere questo potere.la mia mente si libera dai pensieri e si riempie di invidia per quanto quest'uomo sa rispetto al niente che so io. invidio la sua vita di viaggi e di conoscenze, invidio il suo sapere, il suo modo di parlare e di comunicare a noi studenti la passione per la vita attraverso i testi.io vorrei una vita cosi, tra i libri tra le conversazioni fatte davanti a una pinta di birra in un bar di periferia, vivrei col dubbio di che cosa sarà la mia vita domani, con pochi soldi in tasca, quel tanto che mi basta per magiare, e vivrei scrivendo, ma sappiamo tutto che la letteratura non porta il pane in tavola...vorrei avere il coraggio di partire, di scappare e non far sapere a nessuno dove andrò e cosa farò..lasciare questa città anche solo per andare in quella a fianco, e ricominciare la mia vita da zero apprezzando quello che la vita mi da, quello che da sola mi guadagnerei...e invece ho degli obblighi imposti da una tradizione che ormai ha messo le radiciin ognuno di noi perchè ci siamo cresciuti in mezzo. forse sto vivendo una vita di sogni...ma sognare non ha mai fatto male a nessuno