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Wall Street termina sulla parità


Indici Usa poco mossi Sono tornati dubbi sulla rapida soluzione del problema fiscal cliff, gli investitori si sono fatti così più prudenti. Si è concluso un novembre positivo.Seduta assolutamente interlocutoria, tutti e tre i principali indici statunitensi hanno terminato le contrattazioni sulla parit , in pratica non sapendo se salire o scendere i listini non si sono mossi.Si è concluso con un bilancio positivo per gli indici Usa anche il penultimo mese dell’anno, ora non deve fallire dicembre e poi si potr archiviare questo 2012 in modo più che soddisfacente.I dati macro oggi non hanno soddisfatto pienamente, anzi, sono risultati insoddisfacenti, le spese personali, ad esempio, sono calate dello 0,2%, diverso il discorso per quanto riguarda l’indice PMI di Chicago, il dato precedente era 49,9 punti, ci si attendeva un aumento a 50,5 punti, ci si è fermati a 50,4 punti, comunque un aumento importante che indica un miglioramento.La diminuzione delle spese personali non ha inciso però sulle scelte degli investitori, visto che è stato proprio Wal-Mart, ossia la più importante catena di grandi magazzini al dettaglio, a far segnare la miglior performance di giornata, ed a seguire troviamo anche Home Depot (NYSE: - ) che ha ritoccato ulteriormente il massimo di periodo, sempre più vicino al record storico stabilito il 31 dicembre del 1999.Per quanto riguarda lo S&P500 la palma del miglior titolo è toccata al colosso del legno Weyerhaeuser (Dusseldorf: - ) al nono rialzo nelle ultime dieci sedute e, sempre per nove volte, il prezzo di chiusura è risultato superiore a quello di apertura.Sul Nasdaq invece non ci sono stati rialzi eclatanti, ma un ribasso a doppia cifra ha colpito VeriSign (Xetra: - ) che non festeggia la proroga del contratto di gestione dei domini .com per ulteriori sei anni da parte del Governo Usa, la clausola applicata, infatti, impedisce aumenti di prezzo prima dell’ottenimento del permesso., Dow Jones (DJI: - ) (+0,03%) svetta Wal-Mart (+1,68%) che prosegue così il recupero iniziato nella seconda parte del mese appena concluso. A seguire Home Depot (+1,29%) che supera anche quota 65 dollari, sono davvero poche le sedute in cui il fixing è avvenuto su quotazioni superiori a quella fatta registrare oggi, e l’ultima volta era accaduto nel lontano aprile 2000, ossia più di dodici anni fa. Sembra prender corpo anche il recupero di Hewlett Packard (NYSE: - ) (+0,78%) fermatosi appena sotto quota 13 dollari e giunto al sesto rialzo nelle ultime sette sedute.Di nuovo in fondo alla classifica Microsoft (Hannover: - ) (-1,26%) in piena crisi dopo aver lanciato Windows 8. Storna Caterpillar (-1,17%) ed in calo anche Du Pont (-0,92%).S&P500 (+0,02%) guida i rialzi di giornata Weyerhaeuser (+2,91%), non si ferma la striscia positiva per il gigante del comparto legno. Il titolo del giorno, però, è Costco Wholesale (NasdaqGS: - ) (+2,00%) che stabilisce il proprio record storico in chiusura a 103,92 dollari dopo che in intraday aveva toccato quota 104,5 dollari. Terzo posto per Schlumberger (Xetra: - ) (+1,44%).Maglia nera per National Oilwell (-2,91%) la cui striscia negativa, iniziata lo scorso 14 settembre non sembra in grado di fermarsi. In calo anche Texas Instruments (NYSE: - ) (-1,93%) e Citigroup (NYSEArca: - ) (-1,82%).Nasdaq (Nasdaq: - ) (-0,06%) con i rialzi di Virgin Media (NasdaqGS: - ) (+1,91%), Adobe Systems (NasdaqGS: - ) (+1,53%) e O’Reilly Automotive (+1,32%).Crolla VeriSign (-13,19%) e terminano in vistoso calo anche Baidu (-2,72%) e Sears Holdings (NasdaqGS: - ) (-2,53%).Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro