Attenzione

Novembre


Ancora l'anima mia resta irretita nell'identica contraddizione. So di averla veduta, ma so anche d'averla dimenticata di nuovo, così che quel residuo di ricordo che ancora rimane non m'è di conforto. Con inquietudine e veemenza, quasi ogni mia ricchezza fosse in gioco, l'anima mia anela quell'immagine, che pur non si mostra. Sarei capace di cavarmi gli occhi per punirli della loro negligenza. Quando ho acquietato la mia impazienza, quando la calma torna in me, allora è come se presentimento e ricordo tessessero un'immagine, che pure per me non riesce ad acquistare forma, giacché non mi è possibile distinguere i contorni. è come il disegno di un prezioso tessuto: il disegno è più chiaro del fondo, da solo non può risaltare, appunto perché è troppo chiaro. Strana condizione, questa che sto vivendo! eppure ha una dolcezza tutta sua, poi che mi dà la certezza che io ancora son giovane. Non mi sarei aspettato di essere ancora capace di gustare il frutto primaticcio del primo amore. Sono perdutamente invaghito, potrebbe darsi che affogo nell'amore. Nessuna meraviglia, quindi, che io sia un po' sconcertato. A mala pena mi riconosco. I miei sensi infuriano come mare ribollente in una tempesta di passione. Se, in queste condizioni, altri potesse vedere la mia anima, essa gli apparirebbe come un battello che con la sua acuminata prora fenda le onde e debba, nel suo pauroso viaggio, precipitar giù nei gorghi degli abissi. Infuriate elementi selvaggi! Scatenate le forze della vostra passione; anche se i vostri flutti lanciassero la loro schiuma fino alle nubi, non riuscireste a superarmi. Io, qual re delle rupi, resto seduto tranquillo.