io ballo da sola

gli indifferenti


"I marciapiedi erano affollati, la strada rigurgitava di veicoli, era il momento di massimo traffico;senza ombrello sotto la pioggia Michele camminava con lentezza come se fosse stata una giornata di sole, guardando oziosamente le vetrine dei negozi, le donne, le reclames luminose sospese nell'oscurità;l'angoscia che lo aveva invaso senza ragione, mentre se ne andava attraverso i saloni vuoti dell'albergo, non lo lasciava;la propria immagine, quel che veramente era e non poteva dimenticare di essere, lo perseguitava;ecco, gli pareva di vedersi:solo, miserabile, indifferente................non staccava gli occhi da terra:c'era veramente in tutti quei piedi che calpestavano il fango davanti a lui una sicurezza, una fiducia che egli non aveva;guardava e il disgusto che provava per se stesso aumentava;ecco, egli era dovunque cosi', sfaccendato, indifferente;questa strada piovosa era la sua vita stessa, percorsa senza fede e senza entusiasmo, con gli occhi affascinati degli splendori fallaci delle pubblicità luminose."Gli indifferenti.