Il buon Mario Borghezio, ne ho già parlato, ha profetizzato la nascita del Regno della Padania, guidato dalla nobile dinastia dei Bossi. Oggi, invece, profetizzo io. Posso? Certo che posso, e mo' sono più fesso pure di Borghezio? - Principe Renzo, è ora di alzarsi.- Aiuto, chi è?- Sono il Suo precettore. Si svegli, il Sole della Padania è già alto in cielo, in questo radioso mattino dell'anno 2019.- Ah, sei tu, meno male. Stavo facendo un brutto sogno, c'era il Duca Borghezio che mi faceva il solito scherzo del guttalax nell'acqua della sorgente del Po.- Ma non è stato lui a proporLa come erede al Trono?- Lo sposterà proprio mentre mi ci siedo, per farmi cadere col sedere per terra e farmi fare la solita figura da pirla, come nelle riunioni della tavola rotonda. Però, quando sarò Re, gliela farò passare io la voglia di farmi gli scherzi, voglio vedere se la smetterà di passarmi sui piedi con quel cazzo di carroccio.- Principe Renzo, La prego, usi un linguaggio confacente al Suo lignaggio.- Se no, che mi fai? Sono io il principe, no? E allora, zitto e obbedisci. Però non dire questa cosa del carroccio alla Baronessa Rosi Mauro, che quella è una vipera terrona, ha voglia a dire che il Re mio padre l'ha purificata con l'acqua del Fiume Sacro. Io, quando sarò Re, non purificherò nessuno, che sono cagionevole di salute, e mamma dice che mi becco di sicuro la salmonellosi, lì dentro. Chi è terrone, fuori dalle balle e basta.- Come dice Lei. Andiamo, ora, anche oggi deve dare l'esempio al Suo popolo.- Non ci penso nemmeno, oggi resto a letto.- Chiamo la Baronessa?- Va bene, mi alzo. Quando sarò Re, però, ti farò vedere io.- Quando sarà Re, certo.- Che palle, però. Voglio proprio vedere quando 'sto cazzo di popolo imparerà a fare le cose da solo.- Imparerà. Su, prenda la zappa che andiamo.- Come hai detto che ti chiami?- Pasquale. Pasquale Russo.- Terrone, eh? E che facevi, prima di diventare il mio precettore?- Infermiere professionale. In psichiatria.- Ah! E ora sei in pensione?- No.- Aspettativa?- No.- Part-time?- No.- Ti abbiamo fatto deputato?- No.- Ministro?- No.- Tranquillo, che quando sarò Re, ti nominerò senatore.- Grazie di cuore, Principe, ci conto. Ora andiamo?- Viva il Regno della Padania!- Viva.- Viva il Fiume Sacro!- Viva. Andiamo, però.- Viva il Re!- E allora no?- Viva..... ma che fai, spingi? Attento che ti faccio arrestare.- Ho capito, devo cominciare a contare anche oggi.- Occhio che chiamo le guardie.- Occhio che al "tre" scatta il calcio in culo.- Che fai, minacci il tuo Principe?- Uno.....- Li sai che rischi che corri, li sai?- Due.....- Va bene, andiamo. Perché lo dico io, però.- Certo.- Ma cammino piano piano.- Uno......- Mi va di camminare piano, va bene?- Due......- Ho cambiato idea, corro, che ti piaccia o no. Paura, eh?
CRONACHE DAL FUTURO
Il buon Mario Borghezio, ne ho già parlato, ha profetizzato la nascita del Regno della Padania, guidato dalla nobile dinastia dei Bossi. Oggi, invece, profetizzo io. Posso? Certo che posso, e mo' sono più fesso pure di Borghezio? - Principe Renzo, è ora di alzarsi.- Aiuto, chi è?- Sono il Suo precettore. Si svegli, il Sole della Padania è già alto in cielo, in questo radioso mattino dell'anno 2019.- Ah, sei tu, meno male. Stavo facendo un brutto sogno, c'era il Duca Borghezio che mi faceva il solito scherzo del guttalax nell'acqua della sorgente del Po.- Ma non è stato lui a proporLa come erede al Trono?- Lo sposterà proprio mentre mi ci siedo, per farmi cadere col sedere per terra e farmi fare la solita figura da pirla, come nelle riunioni della tavola rotonda. Però, quando sarò Re, gliela farò passare io la voglia di farmi gli scherzi, voglio vedere se la smetterà di passarmi sui piedi con quel cazzo di carroccio.- Principe Renzo, La prego, usi un linguaggio confacente al Suo lignaggio.- Se no, che mi fai? Sono io il principe, no? E allora, zitto e obbedisci. Però non dire questa cosa del carroccio alla Baronessa Rosi Mauro, che quella è una vipera terrona, ha voglia a dire che il Re mio padre l'ha purificata con l'acqua del Fiume Sacro. Io, quando sarò Re, non purificherò nessuno, che sono cagionevole di salute, e mamma dice che mi becco di sicuro la salmonellosi, lì dentro. Chi è terrone, fuori dalle balle e basta.- Come dice Lei. Andiamo, ora, anche oggi deve dare l'esempio al Suo popolo.- Non ci penso nemmeno, oggi resto a letto.- Chiamo la Baronessa?- Va bene, mi alzo. Quando sarò Re, però, ti farò vedere io.- Quando sarà Re, certo.- Che palle, però. Voglio proprio vedere quando 'sto cazzo di popolo imparerà a fare le cose da solo.- Imparerà. Su, prenda la zappa che andiamo.- Come hai detto che ti chiami?- Pasquale. Pasquale Russo.- Terrone, eh? E che facevi, prima di diventare il mio precettore?- Infermiere professionale. In psichiatria.- Ah! E ora sei in pensione?- No.- Aspettativa?- No.- Part-time?- No.- Ti abbiamo fatto deputato?- No.- Ministro?- No.- Tranquillo, che quando sarò Re, ti nominerò senatore.- Grazie di cuore, Principe, ci conto. Ora andiamo?- Viva il Regno della Padania!- Viva.- Viva il Fiume Sacro!- Viva. Andiamo, però.- Viva il Re!- E allora no?- Viva..... ma che fai, spingi? Attento che ti faccio arrestare.- Ho capito, devo cominciare a contare anche oggi.- Occhio che chiamo le guardie.- Occhio che al "tre" scatta il calcio in culo.- Che fai, minacci il tuo Principe?- Uno.....- Li sai che rischi che corri, li sai?- Due.....- Va bene, andiamo. Perché lo dico io, però.- Certo.- Ma cammino piano piano.- Uno......- Mi va di camminare piano, va bene?- Due......- Ho cambiato idea, corro, che ti piaccia o no. Paura, eh?