Io sono una schiappa in un sacco di cose, lo confesso.Ad esempio, mi piacerebbe saper fare tutto a casa: intonacatura, verniciatura, riparazione elettrodomestici, manutenzione impianti idrici ed elettrici.Si rompe un tubo? Svito, sostituisco, avvito, tutto a posto.La lavastoviglie non parte? Testo la scheda con quell'aggeggio che non so come si chiama (forse "tester"?), cambio il fusibile, fisso la ventola (ventola? ma sì, quel coso che gira e spruzza l'acqua, ci siamo capiti), elimino il calcare dai buchini, lubrifico, controllo carico e scarico, ciclo di prova et voilà.Il forno a microonde provoca un corto circuito? E' un gioco da ragazzi, metto tutto a posto io. Smonto, controllo, trovo il guasto, lo riparo, dopo di che rimonto tutto. E senza farmi avanzare neanche un pezzo, sia chiaro.Mi sentirei anche molto sexy, con il look da idraulico castigatore di casalinghe (salopette di jeans e t-shirt bianca) ma, purtroppo, riesco al massimo a cambiare l'interruttore di un abat-jour o mettere un quadro al muro.Mi piacerebbe anche essere un geniale antropologo, o sociologo, o psicologo, o criminologo (mi accontento di qualunque cosa finisca in "òlogo"), uno di quelli che elaborano tesi che spiegano questo e quello del comportamento umano.Sono una schiappa anche in questo, però, perché ho un approccio estetico, più che scientifico. Il mio ragionamento deve essere sorprendente e affascinante, lasciare tutti a bocca aperta, che sia giusto o meno mi interessa poco.Dovrebbe funzionare così: io elaboro una tesi, e il mondo si adegua.Poi, sono una schiappa a cucinare, a programmare i videoregistratori (sin dai tempi delle videocassette, modestamente), a giocare a Risiko (squalificato a vita dai miei amici nel 1988, per manifesta incapacità), ad accorgermi dei tagli di capelli di mia moglie, a ricordarmi dove metto gli abbonamenti del teatro.La cosa, però, in cui la mia inettitudine raggiunge livelli proprio olimpionici, è nello scrivere messaggi di auguri. Battesimi, cresime, matrimoni, compleanni, onomastici, pasque, natali, anniversari, non fa differenza.Accontentatevi, perciò, di questi auguri riciclati dall'anno scorso, che stavolta li scrivo in rosso ed è già grasso che cola.TANTI AUGURI A TUTTIBelli e brutti, alti e bassi, magri e grassi, ricchi e poveri, cama e leonti, dik e dik
2012 VOLTE SCHIAPPA
Io sono una schiappa in un sacco di cose, lo confesso.Ad esempio, mi piacerebbe saper fare tutto a casa: intonacatura, verniciatura, riparazione elettrodomestici, manutenzione impianti idrici ed elettrici.Si rompe un tubo? Svito, sostituisco, avvito, tutto a posto.La lavastoviglie non parte? Testo la scheda con quell'aggeggio che non so come si chiama (forse "tester"?), cambio il fusibile, fisso la ventola (ventola? ma sì, quel coso che gira e spruzza l'acqua, ci siamo capiti), elimino il calcare dai buchini, lubrifico, controllo carico e scarico, ciclo di prova et voilà.Il forno a microonde provoca un corto circuito? E' un gioco da ragazzi, metto tutto a posto io. Smonto, controllo, trovo il guasto, lo riparo, dopo di che rimonto tutto. E senza farmi avanzare neanche un pezzo, sia chiaro.Mi sentirei anche molto sexy, con il look da idraulico castigatore di casalinghe (salopette di jeans e t-shirt bianca) ma, purtroppo, riesco al massimo a cambiare l'interruttore di un abat-jour o mettere un quadro al muro.Mi piacerebbe anche essere un geniale antropologo, o sociologo, o psicologo, o criminologo (mi accontento di qualunque cosa finisca in "òlogo"), uno di quelli che elaborano tesi che spiegano questo e quello del comportamento umano.Sono una schiappa anche in questo, però, perché ho un approccio estetico, più che scientifico. Il mio ragionamento deve essere sorprendente e affascinante, lasciare tutti a bocca aperta, che sia giusto o meno mi interessa poco.Dovrebbe funzionare così: io elaboro una tesi, e il mondo si adegua.Poi, sono una schiappa a cucinare, a programmare i videoregistratori (sin dai tempi delle videocassette, modestamente), a giocare a Risiko (squalificato a vita dai miei amici nel 1988, per manifesta incapacità), ad accorgermi dei tagli di capelli di mia moglie, a ricordarmi dove metto gli abbonamenti del teatro.La cosa, però, in cui la mia inettitudine raggiunge livelli proprio olimpionici, è nello scrivere messaggi di auguri. Battesimi, cresime, matrimoni, compleanni, onomastici, pasque, natali, anniversari, non fa differenza.Accontentatevi, perciò, di questi auguri riciclati dall'anno scorso, che stavolta li scrivo in rosso ed è già grasso che cola.TANTI AUGURI A TUTTIBelli e brutti, alti e bassi, magri e grassi, ricchi e poveri, cama e leonti, dik e dik