IO CE L'HO PROFUMATO

LA CANOSCENZA


Non vogliate negar l'esperienzadi retro al sol, del mondo sanza gente.Considerate la vostra semenzafatti non foste a viver come brutima per seguir virtute e canoscenza.Non male, vero?Inferno, Canto XXVI. E' quello che Ulisse dice ai suoi compagni, per convincerli ad oltrepassare le Colonne d'Ercole, sfidando in tal modo gli Dei.Ulisse non era uno stinco di santo, lo sappiamo. Pluriomicida, piromane, erotomane, sfruttatore del lavoro altrui, omopobo (questa l'ho capita solo io, ma non ve la spiego perché me ne vergogno, è già tanto se non la cancello), abbandonatore di tetto coniugale.Era furbo come una volpe, però, e non lasciava prove in giro. Per collocarlo all'Inferno, Dante ha dovuto metterlo tra i consiglieri fraudolenti, proprio per quella frase. Incastrato per un reato minore, come Al Capone.Quanto a Dante, diciamolo: il Sommo Poeta era un po' stronzo."Di qua, Signor Dante, di qua! Sono Odisseo, quello il cui nome significa colui che sta sulle balle a tutti, l'eroe di Itaca. So che anche Lei correva la cavallina, da giovane. La prego, metta una buona parola per me, con tutto questo caldo le emorroidi mi fanno impazzire!""E' vero, Ulisse, anch'io prima ero un po' bischero come te, mi ubriacavo ed andavo a mignotte. Ora però mi sono redento, ho preso la tessera di CL e ho l'autorizzazione dell'unico Dio ad andare religiosamente dove cazzo mi pare, come puoi vedere. Tu, invece, sei giustamente all'Inferno, perché hai sfidato i falsi Dei, a cui dovevi obbedienza, e hai fraudolentemente consigliato i tuoi compagni con quella frase bislacca"."Ma se gli Dei non esistono, come facevo ad ubbidire?""Importa una sega!""E quella frase, poi, l'ha scritta Lei, se è nella Divina Commedia"."Non sento, mi dispiace"."HO DETTO CHE SE LA FRASE E' NELLA DIVINA COMMEDIA VUOL DIRE CHE L'HA SCRITTA LEI, NON IO!""Non sento, ho i paraorecchie al cappello per non prendere freddo"."Prendere freddo? All'Inferno?""Sono sotto antibiotico".Allora sentivi, stronzo e infame pentito.Rapportato ad oggi, sarebbe come se uno partisse come segretario di un partito mangiapreti, magari quello radicale, e poi diventasse un disgustoso baciapile, uno che invita addirittura all'astensione nei referendum sulla fecondazione assistita. Impossibile, oggi non potrebbe mai capitare.Ma mi sto dilungando troppo, ste cazzo di dita non stanno ferme un attimo, quando si tratta di digitare minchiate.Quelle parole di Ulisse dovremmo metterle come sfondo del desktop: qualche volta bisogna andare al di là del limite, perché la vita è una sola.Come dite? Che proprio l'ultima volta ho parlato di reincarnazione? Ho capito, ma era un altro post, oggi mi fa più comodo così.Andare oltre il limite, dicevo (e smettetela di distrarmi, cazzo!), oltrepassare le nostre Colonne d'Ercole, alla ricerca della canoscenza.Io mi riprometto di farlo sempre di più, sarò un esempio per voi timorosi, sarò il puntino luminoso che vedrete pian piano sparire nelle tenebre.Bella immagine, eh?Dite la verità: mi ammirate un po'?Sì?Bene, così non mi prenderete troppo per il culo se vi confesso che oggi ho di nuovo regalato l'abbonamento a Donna Moderna a mia moglie, per potermelo poi leggere di nascosto nel bagno.Muti, poco spirito, ricordate Ulisse?La canoscenza, ragazzi, la canoscenza!