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LA FOTOGALLERY

Post n°71 pubblicato il 28 Ottobre 2010 da giginosco
 

Per esperienza diretta, so che è raro che qualcuno si prenda la briga di leggere i post più vecchi, in un blog. I miei, ad esempio, non li ha letti quasi nessuno.
Ecco, allora, la mia idea notturna (come si dice: la notte leoni.....): visto che non sempre ho abbastanza tempo per scrivere, ogni tanto ripubblicherò qualche vecchio post. E che, sono forse più fesso di Edoardo Vianello, che va avanti da mezzo secolo con le stesse canzoni?
Ed è inutile protestare, questa è casa mia e comando io. E che, sono forse più fesso di Libero, che ha piazzato l'ecomostro non condonabile proprio sotto al titolo?


Io lo sapevo che non dovevo entrarci, in quella fotogallery. L'avevo capito già dal profilo, che ci sarebbe voluto il certificato di sana e robusta costituzione.
E poi mi conosco, lo so che davanti a certe cose mi sale la pressione, e devo prendere il diuretico. E se prendo il diuretico è un andirivieni dal bagno. E quando esco dal bagno mi scontro sempre con mia moglie, che si apposta fuori dalla porta in attesa di poter asciugare le gocce d'acqua nel lavandino, ed entra prima che io esca, per cogliermi in flagranza di reato.
Lo sapevo, ma un giorno il dito è partito da solo. Mentre la pagina delle foto si caricava, ho cliccato all'impazzata blog blog blog blog blog, ma ormai era troppo tardi per ravvedersi, mi sono apparse dodici fotine che lasciavano intravedere il paese dei balocchi. Non potevo più tirarmi indietro, ho respirato profondamente e sono entrato.
Mi sono trovato in un caleidoscopio coloratissimo, risucchiato in un vortice di superlativi: scollature vertiginosissime, denti bianchissimi in labbra rossissime, sederi nudissimi (il perizoma, se c'era, era in incognito), gambe lunghissime che accavallavano e scavallavano. Sotto, gli autori dei commenti formavano dei gironi danteschi: salutosi, complimentosi, baciosi, zerbinosi, salivosi, palposi, bavosi, linguosi.
Non so quanto tempo ho passato lì dentro, ma ad un certo punto mi sono sentito completamente ubriaco e, per riguadagnare l'uscita, ho dovuto seguire a ritroso le tracce di bava dei visitatori. E quindi uscimmo a riveder le stelle.
Il giorno dopo l'ho rifatto, ed ho trovato una nuova foto: indossava un vestito nero lungo, con uno spacco che lasciava scoperte le gambe per quasi tutta la loro lunghezza. In un attimo mi sono visto vestito da ballerino di flamenco, con un ginocchio per terra (quello della gamba non interessata dalla lombosciatalgia) ed una rosa rossa in bocca, che battevo le mani clap clap clap clap clap, mentre lei mi roteava intorno snaccherando forsennatamente titatitatitatatatitatitatitati, il vestito nero svolazzante flaaap flaaap flaaap, l'espressione tra l'incazzato ed il setipigliotifaccioscordarepurecometichiami, tipica delle ballerine di flamenco.
Si è sfilata le mutandine senza smettere di ballare, me le ha messe in testa a 'mo di giocatore di pallanuoto, e mi ha sussurrato nell'orecchio "hombre, mi son toda un fuego, ciò". Boh, forse il padre era di Siviglia e la madre di Bassano del Grappa, o forse sono io che non distinguo lo spagnolo dal veneto.
In quel preciso momento, mi vergogno un po' a dirlo, ho avvertito una diaspora ematica di proporzioni adolescenziali, ed ho perso conoscenza.
Mi sono risvegliato con dei tubicini alle braccia, vedevo intorno a me persone in camice bianco e sentivo il suono del macchinario a cui ero stato collegato bip.bip..bip...bip....bip.....bip......bip.......bip........bip................. poi voci concitate "lo stiamo perdendo, non arriva più sangue al cervello, una flebo di Coccolino supeconcentrato, presto, lo stiamo perdendooooo!"

Ho pensato davvero di essere sul punto di morire, l'ho capito dal "NOOOOOOOOOOOOO!!!!!" disperato delle infermiere, che avevano particolarmente apprezzato la patologia, e mi sono detto "che figura di merda, ora avranno pure difficoltà a chiudere la bara..... che peccato morire proprio ora che sono diventato un vecchio porco, avrei potuto iniziare una brillante carriera politica". E così, mentre le lacrime mi scorrevano lungo la tempie, ho intonato con voce flebilissima "shiamo la geeente della libertaaà, preshideeente shiamo con teee, meno male che shilvio c'eeeeeeè" .
Oh, sono salvo per miracolo, chi l'avrebbe mai detto che 'sta canzone è più efficace del Coccolino superconcentrato?
   
 

 
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