Frammenti_3 C’è sempre un dopofesta Condito di amarezza, per non saper bene Quanto siamo soli, quanto ancora si può contare sull’amore di qualcuno. … È vero, il sentiero non è ben delineatoE io mi perdo girovagando a casoFacendo finta di sbagliare strada, E per non dover ammettere la mancanzaM’invento stanco e pigroMa è di altro che avrei bisogno, proprio adesso. … Il giudizio non è totalmente libero, si confonde nella paludedove strani uccelli coloratiemettono suoni limpidi e precisi, chissà cosa vogliono dire e se portano messaggi un tantino interessanti per me. … I pensieri deboli e le Sensazioni fortisu queste autostrade inutilinon si adeguano a nulla vorrà dire che penserò per altri (e per bene)o almeno tenterò.… Forse è impossibile tentare di imbrigliare Una sensazione andata a male. L’ incomprensione ritornaSempre la stessaMartellante e inutileCome il tempo che passa le ore vuotei pomeriggi tristiil senso persoe tutto il resto. … Capire le cose è una inutilePerdita di tempoÈ uno spreco studiare Approfondire gli argomenti. … Se finisse finalmente Questa eterna inquietudineSe riuscissi almeno una voltaAd incanalarla dove voglio ioO dove vuole lei In un qualsiasi posto magari potrei sentirmi libero di fare le cose che vorrei da sempreFare e di cui invece non trovo ricetta Se veramente scovassi per una voltaquel maledetto portoneDi quelli antichi, alti e spessiche quando busso invece di restare sbarrato si aprisse con un grosso cigolio e mi facesse entrare…finalmente. …E così quando le sensazioni fortinon ci basteranno più, perché i pomeriggi freddi e nuvolosi (non solo climaticamente) ci avvolgeranno, basterà (chiedo) il tepore dei nostri corpi a sciogliere la sensazione di inadeguatezza? Quella tenera visione di me/di tefermi sulla stradain piedi, a una stazione di servizio, con la testa persa dietro immagini mitiche mai comparse,perché, in fondo, di quelle fantasie erano mitiche solo le scarpe (tacchi alti o mocassini), e sapremo d’improvviso che per far rivivere il sogno ci vuole altro, forse qualcosa che non ci abitao solo ci sfiora, anzi ci illude.Ma noi saremo testardi a dannarci l’anima per un nullache faremo finta sia incontaminato.Vivremo lo stesso, sai? Cogliendo il presente e scommettendo poco e niente sul futuro.Sarà il nostro segreto, e lo custodiremo solamente io e te.
francesco di lorenzo
Frammenti_3 C’è sempre un dopofesta Condito di amarezza, per non saper bene Quanto siamo soli, quanto ancora si può contare sull’amore di qualcuno. … È vero, il sentiero non è ben delineatoE io mi perdo girovagando a casoFacendo finta di sbagliare strada, E per non dover ammettere la mancanzaM’invento stanco e pigroMa è di altro che avrei bisogno, proprio adesso. … Il giudizio non è totalmente libero, si confonde nella paludedove strani uccelli coloratiemettono suoni limpidi e precisi, chissà cosa vogliono dire e se portano messaggi un tantino interessanti per me. … I pensieri deboli e le Sensazioni fortisu queste autostrade inutilinon si adeguano a nulla vorrà dire che penserò per altri (e per bene)o almeno tenterò.… Forse è impossibile tentare di imbrigliare Una sensazione andata a male. L’ incomprensione ritornaSempre la stessaMartellante e inutileCome il tempo che passa le ore vuotei pomeriggi tristiil senso persoe tutto il resto. … Capire le cose è una inutilePerdita di tempoÈ uno spreco studiare Approfondire gli argomenti. … Se finisse finalmente Questa eterna inquietudineSe riuscissi almeno una voltaAd incanalarla dove voglio ioO dove vuole lei In un qualsiasi posto magari potrei sentirmi libero di fare le cose che vorrei da sempreFare e di cui invece non trovo ricetta Se veramente scovassi per una voltaquel maledetto portoneDi quelli antichi, alti e spessiche quando busso invece di restare sbarrato si aprisse con un grosso cigolio e mi facesse entrare…finalmente. …E così quando le sensazioni fortinon ci basteranno più, perché i pomeriggi freddi e nuvolosi (non solo climaticamente) ci avvolgeranno, basterà (chiedo) il tepore dei nostri corpi a sciogliere la sensazione di inadeguatezza? Quella tenera visione di me/di tefermi sulla stradain piedi, a una stazione di servizio, con la testa persa dietro immagini mitiche mai comparse,perché, in fondo, di quelle fantasie erano mitiche solo le scarpe (tacchi alti o mocassini), e sapremo d’improvviso che per far rivivere il sogno ci vuole altro, forse qualcosa che non ci abitao solo ci sfiora, anzi ci illude.Ma noi saremo testardi a dannarci l’anima per un nullache faremo finta sia incontaminato.Vivremo lo stesso, sai? Cogliendo il presente e scommettendo poco e niente sul futuro.Sarà il nostro segreto, e lo custodiremo solamente io e te.