io e annie

l'eccezione


Sei in corsica, assieme ai tuoi pesci, ti entusiasmi per una cernia, per l'inchiku, per la ricciola presa a traina, beato te. manco mi manchi, per inciso. sono talmente abituata a chiuderti fuori di me che non riesco a sentire la tua mancanza, così come non sento la tua presenza. in ufficio sono tutti concentrati sulle false emergenze lavorative, la consegna, il prezzo, il capo che latita. li guardo e non capisco, mi sembra di essere circondata da extraterrestri, non sono neanche sicura che abbiamo la mia stessa composizione fisica, il sangue rosso, non lo so, non penso. riesco a comunicare solo con la mia bimba, perché la nostra è una comunicazione fatta di pelle, di odori, di gambe intrecciate nel lettone, di dita strette strette, di bronci e sorrisi, di una consapevolezza che non ha bisogno di parole.vado in chat con quest'umore, cercando qualcuno che abbia voglia di parlare, di raccontarsi, di distrarmi da questo dolore. e trovo il coglione di turno che mi chiede se voglio fare la porcellina. io non so, davvero. forse farò una strage, prima o poi.