irritabilità massima

Post N° 18


a volte ci ripenso... e fa ancora una rabbia ed un male incredibile pensare a quel che ho passato in quei 3 anni... 3 anni in cui mi sono chiusa, rifugiandomi nei piccoli spazi della mia mente in cui cercavo di convincermi che stare con lui fosse la cosa giusta per me e per la mia vita futura. E poi? e poi mi sono resa conto che non potevo... sarebbe stato un incubo passare la vita con una persona che ho creduto di amare, ma che non amavo... passare la vita con una persona che voleva cercare di cambiare lati di me che non ereno "giusti", o "adatti" per stare con lui e con le persone che frequentava... persone che poi se ne sono sempre fregate (non solo di me, ma anche di lui, soprattutto di lui). Non potevo vestirmi come volevo, non potevo uscire se non dando sempre 1000 spiegazioni, non potevo vedere amici che a lui non piacevano, non potevo viaggiare se non con lui sennò sarebbe sembrata una "mancanza di rispetto" lasciarlo a casa per andare a farmi le mie esperienze. Mi sono sentita tarpare le ali quando sognavo di tornare a cantare, o di fare un master dopo la 2 laurea... mi sono sentita accusare di non fare abbastanza per noi se, oltre a metterci casa mia per il primo anno, non potevo convivere con lui in casa mia...mi sono sentita dire "quei tipi non li sopporto", quando "quei tipi" erano i miei migliori amici... Mi sono sentita tradita, mi sono sentita umiliata, mi sono sentita messa da parte per fare spazio al suo egocentrismo smisurato. Mi sono sentita dire ogni giorno per 3 anni: "tu non capisci...", quando invece capivo benissimo tutto ed anche di più. E tutto questo mi ha fatto capire una cosa: dal momento in cui inizio veramente a capire come è fatta una persona, potrei rovinarla, sputtanarla davanti al mondo, metterla davanti ai problemi che ha sempre represso per paura di affrontarli e fare in modo che questa persona faccia qualsiasi cosa io voglia... perché so come atterrarla e poi risollevarla (se voglio); se avessi solo la voglia di venticarmi di anche solo una persona che mi ha fatto male negli ultimi anni, potrei mettere la persona in questione davanti a tutte le sue paure, le sue angosce ed i suoi "altarini" scoperti e lasciarla lì da sola, in panne, completamente inerme... e devo ammettere che in un paio di occasioni ero sul punto di farlo, ma il mio "buonsenso" mi ha sempre fermata prima, e attenzione a non confondere volutamente "buonsenso" e "paura", perché si rischia di cadere nel ridicolo, oltre che ricordare la famosa storiella della volpe e l'uva che a tutti, prima o poi, da piccini, qualcuno ha raccontato. Fa rabbia pensare e rendersi conto di aver perso tempo dietro a certa gente.Iomemedesima