Creato da: iononmangio il 22/09/2006
diario di una bipolare et cetera

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cadere e ricordare

Post n°14 pubblicato il 06 Marzo 2008 da iononmangio

non scrivo da quasi un anno. un anno sereno, psichiatricamente parlando.

mi resta "solo" difficile convivere con la sonnoleza continua, la svogliatezza, la pigrizia, il disinteresse in tutto ciò che comporti un minimo sforzo. but I can't help.

penso sempre che la soluzione migliore sia trovare un uomo benestante che mi mantenga come moglie e mamma; poi mi ricordo che già è difficile trovare un uomo, figuriamoci poi ricco e disposto a mantenermi, e figuriamoci disposto ad accettare me e il mio passato (con un probabile futuro)

tempo in riflessioni inutili, assolutamente.

non voglio invecchiare da sola

 
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Come si sta bene a stare bene! anche se...

Post n°13 pubblicato il 15 Maggio 2007 da iononmangio

...anche se per la prima volta stasera ho sperimentato un momento difficile: non tremendo, non ingestibile, non fuori dal controllo, non impulsivo, ma difficile, al limite di tutto ciò che ho appena detto non essere.

Ho ancora difficoltà a gestire il dolore, la sofferenza emotiva. Sono meno fragile, le medicine mi rendono più resistente ai colpi che vengono dall'esterno, ma questa sera la sofferenza per un possibile abbandono-rifiuto ha guidato la mia mente verso qualcosa che non voglio ripetere: coltelli, accendini, cicatrici, voglio, vorrei che fossero banditi dalla mia vita MA la sofferenza ed in particolare questo tipo di sofferenza mi porta inevitabilmente a quello. Pensavo non potesse più accadere, mi sentivo sicura perchè io sto prendendo una medicina anche per quello e fino ad ora ha funzionato, io l'ho vista la differenza.... ed invece è successo. Un bisogno forte e viscerale come la fame e la sete.
Ma la mia mente è riuscita a lottare, ha avuto spazio per pensare. Ho fermato innanzitutto il primo pensiero, quello dell'ipotetico abbandono-rifiuto: lo sai che questo pensiero è un meccanismo della tua mente che non ha un riscontro nella realtà, non credere alla tua mente che ti inganna.... Mi fa paura la mia mente. Vede la realtà e la reinterpreta a sua piacimento. Come faccio a vivere così?

Stasera insomma l'ho scampata. Mi resta sempre l'immagine di darmi fuoco. Vado a dormire, così fermo tutto e domani riparto con una giornata normale, come tutte quelle che sto avendo dal ricovero.

 
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DIMESSA!!!

Post n°12 pubblicato il 06 Maggio 2007 da iononmangio

Sono stata dimessa dall'ospedale, dispiaciuta per lasciare i "compagni di viaggio" e sopratutto medici ed educatori che mi sono stati vicino nel cammino e quel luogo protetto ed ovattato, dove ci si sentiva sempre al sicuro, impaurita ma contanta di rientrare nel mondo reale, dove la parola "privacy" esiste, ha un senso, e viene comunemente rispettata, dove il letto è il tuo...

quando sono rientrata a casa mi ha fatto un effetto strano tutto: vedere i pacchetti della pasta, fare da mangiare, preparare il caffè dopo pranzo... la spesa al supermercato...
Dopo aver ripreso familiarità con le mie cose, la sensazione è cambiata: adesso mi sembra di essere un'altra persona che vive nello stesso mondo. Non so, è come se tutto fosse divrerso.

Non so se si possa guarire, ma STARE BENE SI'!!!!!!!!!!

 
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il risveglio

Post n°11 pubblicato il 22 Aprile 2007 da iononmangio

è stato come risvegliarsi da un brutto, terribile sogno. ed ora è come tenere saldamente nella mano qualcosa che non ho mai tenuto, o che se ho tenuto è successo così tanto tempo fa che non lo ricordo più.

stabilità.

sono stabile.

ok, forse dovrei dire mi sento stabile, ma che cazzo (fatemi dire anche cazzo) che bella la parola stabile.

penso proprio che ce la posso fare.

e adesso rientro in ospedale.

 
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Post N° 10

Post n°10 pubblicato il 18 Marzo 2007 da iononmangio
 

Tant'è che sono ancora qua.

Ho fatto un sacco di cose interessanti nel frattempo: mi sono depressa, ho avuto tanti bei attacchi di panico, ho trascorso tantissimi momenti ad abbuffarmi e vomitare, mi sono conciata al punto da farmi mettere dei bei punti. Ho messo su anche tanti bei chili,  e la cosa strana è che mi sento la stessa identica merda di prima.
Ho continuato a mettere da parte psicofarmaci, nel mio kit da pronto intervento: anche se ne basterebbe meno della metà x farmi fuori, mi sento rassicurata dal fatto che più ne ho più l'esito sarà certo.

Oramai il mio stato è diventato res publica: mi chiedo con quali modalità, con quali particolari sia stato comunicato. Ma non mi interessa abbastanza da chiederlo.
Mi basta sapere che mi dovrò aspettare scenette tragiche tipo che arrivano, ti guardano e scoppiano a piangere pensando alla bimba dai boccoli d'oro, e ti ripetono che loro ci sono, qualunque cosa tu abbia bisogno. Peccato che le volte ion cui tu li hai visti nella tua vita stanno in una sola mano, dove di dita ne hai cinque.
Vengono a vedere la tua anormalità.
Vengono a fare quelli che si sentono morire al vederti stare così male.
Faranno i super eroi, ti inviteranno a trascorrere week-end e vacanze da loro, loro che ti vogliono tanto bene, loro che non sanno niente di te, loro che non sanno che occupi per ore il cesso a vomitare, che potresti svuotare la loro dispensa in men che non si dica, che hai bisogno di ordine, precisione e silenzio intorno a te, loro che non sanno che basta una minima lite per farti scattare una crisi.
Loro pensano di invitare la bambina dai boccoli d'oro, pensano che esista ancora.

Vorrei fanculizzare tutti.

 
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