iononmangio

Sempre più magra


Il peso continua a calare. Questa è la sola cosa che va bene ultimamente... niente abbuffate, giusto qualche eccesso, ma non più di una volta a settimana e rimediato con attività fisica compensatoria. Niente vomitate, anche. Non c'è più l'impulso. Mi basta avere lo stomaco vuoto, sentire fame.Eppure, non mi sento mai contenta. Per ogni mezzo chilo che se ne va, ce ne sono altri mille che voglio eliminare, conscia di essere su una strada che non mi porterà da nessuna parte. Solo ulteriore odio e schifo. Ma come si fa a desiderare di tornare indietro quando questi chili li vivo come se fossero moltiplicati per cento? Mi dicono tutti che sono magrissima, che mi si vedono le ossa... io vedo tutt'altro.Quando mi guardo allo specchio vedo un essere vomitevole, disforme; lo travesto con un'abbigliamento curato, trucco perfetto, occhiali da vista alla moda con doppia funzione para-occhiaie.Mi faccio veramente schifo. Mi sento proprio disgustata da me stessa.E' terribile dover convivere con qualcosa che ti crea disgusto... è come dover vivere appiccicata 24 h/24 ad un insetto.Quando qualcuno mi fa male, quando qualcuno in un certo senso tradisce le mie aspettative, i miei sentimenti, io d'istinto provo ancora più odio e schifo per me stessa, perchè quella è la dimostrazione tangibile che non valgo nulla e faccio schifo.Così è stato nell'ultima seduta con la psicologa, mentre mi chiedevo che diavolo ci faccio io ancora seduta di fronte ad una psicologa, come se qualcosa si potesse cambiare.Tanta fatica per lasciarla entrare nel mio mondo... ed ora che con un piede ci è dentro, la più piccola mossa falsa ed io torno sulla difensiva. Non riesco a razionalizzare, il rapporto psicologo-paziente è veramente una tortura masochistica: devi lasciarti andare a lui e "legarti", però devi rimanere abbastanza distaccato per poter vivere serenamente i gesti che ti ricordano che in realtà tu stai pagando per avere un servizio.Io sto pagando una persona affinchè ci sia qualcuno su questo mondo che vede che esisto e che sto male.Questa persona quando chiude la porta continua allegramente la sua vita, io posso vivere o morire ma a lei la sola cosa che cambierebbe è il conto in banca.La sto odiando.Io sono come le pareti di una bolla di sapone.Da giorni lotto contro il desiderio di tagliarmi... ogni volta mi dico che tanto qualche taglio in più non fa differenza sul mio braccio, ma poi penso a chi ho visto ridursi ad avere un braccio zebrato, e sicuramente prima di arrivare a quel punto aveva avuto i miei stessi pensieri. Quando aveva avuto il tempo di averli.Da circa un mese e mezzo non ho l'impulso istintivo, senza pensiero... quella sorta di raptus che non ti dà tempo di avere pensieri... quello che nemmeno me ne rendo conto e mi ritrovo i tagli già fatti.Però sto male, mi sento emotivamente ferita e la sola cosa che mi viene in mente di fare - perchè so che mi dà sollievo - è tagliarmi.