io sono Gianluca

L'uomo con la testa a pera (Gianluca R.)


L’uomo con la testa a pera ha una ragazza, ma essa non sa che non è l’unica. Ogni terzultimo giorno della settimana l’uomo con la testa a pera va in quei locali in cui ci si muove a tempo di musica ed ogni penultimo giorno della settimana torna a casa alle tre di mattina. Apre la porta di casa, la richiude alle sue spalle, si toglie la giacca e la appende accuratamente ad una gruccia, poi finalmente alza la testa e vede la sua casa, la casa per cui ha lavorato e sta lavorando da una vita, tremendamente vuota, e si sente solo. Si infila sotto le lenzuola fredde e cerca di pareggiare le pieghe della coperta. L’uomo con la testa a pera è tremendamente pignolo e preciso. Nonostante la signora alba stia correndo a svegliare il sole, l’uomo guarda il soffitto e ripensa alla serata trascorsa tra alcol, musica e cosce. Finalmente si addormenta, ma il suo sonno è parecchio agitato. Sogna la donna con le grosse pere, la sua fidanzata, donna dolce e paziente, che si sbaciucchia calorosamente con un ragazzo con la testa a mela lungo il viale alberato che porta verso il parco. Il pomeriggio è tardo e l’aria è calma. L’uomo con la testa a pera va su tutte le furie e si precipita a dare una lezione ai due. Ad ogni passo che l’uomo fa la terra trema e quando arriva alle spalle dell’uomo con la testa a mela lo prende per il picciolo e lo tira a terra, ma proprio in quel momento si rende conto che l’uomo a terra non è altro che lui stesso con la testa a mela. Improvvisamente lo scenario cambia e l’uomo con la testa a pera si ritrova a guardare il suo corpo disteso su di un lettino di una sala operatoria, mentre un dottore con la testa coperta analizza la testa del malato aprendola delicatamente con un coltellino da frutta, ed estraendo con cautela i semi dice “quest’uomo è davvero marcio se pensa di trovare un’altra ragazza che sopporti tutte quelle sue manie di precisione e a volte di grandezza…nonostante la stazza è ancora un frutto acerbo!”. Nel frattempo la donna con le grosse pere si sbatte un infermiere con la testa a banana su di una lettiga nella camera mortuaria. Altra scena altro regalo. L’uomo con la testa a pera si ritrova in riva al mare a correre, mentre il sole sta tramontando all’orizzonte, mano nella mano con la sua fidanzata, la donna con le grosse pere. L’uomo è felice e, proprio come in un film, la fa sdraiare sulla sabbia. Lei è ancora accaldata dalla corsa, mentre lui è sempre accaldato. Ad un tratto si rende conto che sopra la sua donna c’è un uomo con la testa di melograno. L’uomo con la testa a pera cade esausto in ginocchio urlando contro il cielo. Finalmente si riesce a svegliare. La coperta è piena di pieghe e le lenzuola sono inzuppate del suo sudore. L’uomo si alza e ripensa al sogno ancora nitido nella sua mente. Prima l’uomo con la testa a mela, poi l’uomo con la testa di banana ed in fine l’uomo con la testa di melograno. L’uomo con la testa a pera si sente in colpa per tutte quelle volte che ha tradito la sua donna, la donna con le grosse pere. Si lava il viso, si guarda allo specchio e finalmente nota un colorito diverso, segno di maturità. L’uomo con la testa a pera pensa alla sua donna ed alla sua casa vuota, poi ripensa alla sua donna che accudisce il loro figlio con il corpo a pera e finalmente capisce. L’uomo con la testa a pera si sposerà con la donna con le grosse pere ed avranno un bel figlio con il corpo a pera ed un piccolo seme al posto del cervello, proprio come suo padre. L’uomo continuerà a frequentare i locali dove ci si muove a tempo di musica, mischiandosi con atri tipi di frutta ogni terzultimo giorno del mese. Vi chiederete che senso può avere questa storia…nessuno. Un bel giorno però l’uomo con la testa a pera tornerà a casa prima da lavoro e troverà sua moglie, la donna con le grosse pere a letto con un uomo con la testa a prugna. L’uomo con la testa a pera rimarrà nuovamente solo. Quando sarà vecchio e riuscirà a godersi la sua bella casa ripenserà alla sua gioventù e ripenserà ridendo a che vita di macedonia ha trascorso