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sento..in lontananza..un gabbiano..è libero di andarsene, ma sceglie di rimanere...il vento spazza la spiaggia, ma lui è lì tranquillo..il grasso lo protegge dal freddo..quel grasso è il risultato di pesce mangiato, quel grasso che ora gli viene comodo è il ricordo dei giorni in cui il cibo era abbondante...ora quel grasso è la sua salvezza...e se ne sta lì, cullato dalle onde, si guarda intorno cercando altro pesce..ne trova qualcuno..magari non è come quello della bella stagione appena passata, ma tutto fa brodo...e sinceramente non è male...potrebbe anche abituarsi a questa stagione così avara...e forse lo farà, ma solo quando sarà arrivato quasi alla fine, quando la ciclicità degli eventi lo riporterà ad ingozzarsi e a vivere non più di stenti...allora il ritorno alla bella stagione sarà ancora più bello, più forte, il salto ancora più alto, l'emozione sempre indimenticabile...ma da un po' di tempo le stagioni non sono più le stesse e il gabbiano non capisce bene quando passa da una stagione all'altra...i confini sono sempre più sfumati, le linee tracciate da mano incerta...ma in fondo in fondo a lui non importa, l'importante è che ci sia pesce da mangiare.E una vita da vivere.