Poesia

ALDA MERINI


Sono nata il ventunoSono nata il ventuno a primaverama non sapevo che nascere folle,aprire le zollepotesse scatenar tempesta.Così Proserpina lievevede piovere sulle erbe,sui grossi frumenti gentilie piange sempre la sera.Forse è la sua preghiera.---------------------------------------------------Ho conosciuto Alda Merini una sera d'inverno di parecchi anni fa. Per chi conosce un po' le sue travagliate vicende, sa che nei primi anni novanta se la passava ancor peggio di oggi....Entrò nella sala vestita con improbabili abiti sgargianti, a far da contrasto al suo viso, ritratto e testimone della sofferenza. Ciò che mi colpì maggiormente non furono le sue parole, non ricordo neppure di cosa parlò, ma una sensazione diffusa di magnifica regalità; aveva al dito, ricordo bene, un colorato anello di bassissima bigiotteria portato con una dignità di cui nella mia allora breve vita, mai avrei potuto nemmeno lontanamente sospettare l'esistenza. Nella sua umile ed esibita povertà colsi una dignità immensa, come solo le persone illuminate possono avere. Credo di aver capito cosa è un poeta vero solo quella sera....