Discutere

SOGNO


Forse era l’alba e sognai;sognai che ero bambino e, affacciato al balcone di casaguardavo la ferrovia che passava làdove la strada finiva ecominciava la marina.Confuso con l’azzurro del mare,il grigio del terrapieno dove scorrevano i binari.Aspettavo con ansia che il treno passasse, quel treno che portava mio padre. Dal finestrino la mano salutavaE ci avvisava!“Mamma cala la pasta che papà sta arrivando”Ci prendeva la frenesia e la gioia nel vederlo spuntareDal fondo della via.Ed erano baci ed erano abbracci;pareva che ci fossimo lasciati da cent’annie non quella stessa mattina.Dio!  Che felicità!