Io sono ...

Post N° 42


Nessuno mi capisce.Ritornello adolescenziale che ritorna nella mia vita, e di cui prendo atto quasi orami senza più sofferenza. A quasi 34 anni capisco di essere fondalmentalmente una solitaria. Le mie faccende le sbrigo da sola, le mie decisioni le prendo io, un po' per forza un po' per scelta. Non amo essere contraddetta e tutto ciò che mi metto in testa devo ottenerlo. Qualcuno mi dice anche che ho un carattere troppo forte per riuscire a parlare con me. Non so, io so che so che cosa voglio dalla vita, e mi muovo (onestamente e con il duro lavoro) per ottenerlo.Il motivo della mia delusione, l'ultima in ordine temporale, è mio marito.Mutata la situazione in casa, cioè sono io ora che ho un buon lavoro e che porto a casa la maggior parte dei soldi, mi ha stupito come non riesca ad adeguarsi. Si aspetta ancora che io mi accolli la maggior parte dei doveri, e se oso dirgli una parola, se la prende e caccia il muso. Non che mi aspetti di sentirmi protetta da lui, perchè tanto non mi ci sento; almeno cerca di capire che dopo ore e ore di lavoro in piedi a servire clienti e colleghi, posso essere fisicamente distrutta. La cosa sembra incomprensibile per lui. Fa i capricci. Non so, conoscendomi, quanto riesco a tollerare tutto questo. Soprattutto perchè il posto di responsabilità che ricopro mi ha fatto crescere molto.Qualcuno dice che non so amare. Purtroppo non ho alle spalle una belle storia di famiglia (psicologicamente), e allora improvviso. Se nessuno mi vuole insegnare, cosa devo fare? Credo di starmi un po' ripiegando su me stessa. Ieri mattina un commesso mi ha detto: Ma tu stai comperando i regali di Natale, solo che li compri per te.Ommmioddio. Sì. Credo di essere la sola a meritarmeli, quest'anno.