- Oh madonna, madonna fiorentinala vedo triste e affranta stamattinaDi grazia, che l'è successo maida abbuiar così lo sguardo assai?--Messere, a voi che tanto ci teneteraccontar dovrò le pene mie segreteDirolle che a questo desco fui invitatape' una cucina strana e osannataLa tavola di tutto punto era imbanditae intorno al desco non ero intimoritae dopo…
GlamourAbilmente profusoBacca succulenta fra le labbra Re della notteIncarni il ricordo Estasi di morbido tattoLeggero volteggi in Elegia di sensi irene_eneri
Faticoso volger lo sguardoEsacerbato -il pensiero- arrancaReconditi gli intimi fermentiNegati fino allo spasmo. Assuefatto attendo unNotturno armonico -che sia- Disuguale, nell'incedere eOrfano di affanni irene_eneri
Fresco respiro, soffio che in Arabesco saleBizzarra geometria cheRepentina muta al mutare dell'ioIridescente nacque, là ove Zolla subì dell'aratro violenza eImmane aprì nuoviOrizzonti irene_eneri
Fernando Fermati e guarda Estasiato il dipinto del mondoRaccogli il pensiero ormai stanco eNodi - troppo stretti- allenta.Abbandonati al canto del ventoNudo il tuo cuoreDondola appeso alla volta cieloOpache figure in attesa irene_eneri
E' una notte di colore smarrito Refolo che arruffa la pelleMentirsi -ancora-Annaspando in cerca di appigliNarcosi dell'essereNegato e confuso Opaca storia, in odor di verità racconta irene_eneri
Germoglio in cristallo di ghiaccioIncanta il colore -nel margine il bianco-Un tocco e il viola Lentamente si affaccia Intenso, il gelido abbraccio, maAppare sì miteNetto il contrasto - fragilità in minuzie- e Ovattata forzairene_eneri