Italia Repubblicana

sistema bipolare e bipartitismo


Anche la relazione della on. Sbarbati per il prossimo congresso del MRE finisce col difendere il sistema bipolare , ritenendo che il bipartitismo non ne sia l'inevitabile conseguenza. Sarebbe interessante sapere in quali modelli politici europei tale separazione sia così netta da permettere l'esistenza di un bipolarismo all'americana con l'esistenza di un effettivo pluralismo partitico. Francamente non riesco a vedere sistemi politici , se non proporzionali e decisamente non bipolari, nei quali una realtà politica come il MRE abbia la possibilità di una sua vita autonoma. L'esistenza del pluralismo che l'Ulivo sembrava consentire non deve trarre in inganno; esso avenne sulla base di una taratura dei singoli partiti effettuata su precedenti dati elettorali e grazie a quella distorsione , a quella schizofrenia , italiana alla quale ho già accennato in virtù della quale a diverso livello territoriale corrisponde una diversa filosofia di sistema elettorale. Nel giro di un paio di legislature, specie se accompagnate da un risultato positivo, anche con l'Ulivo non sarebbe stato possibile il permanere autonomo di un ragruppamento come il MRE. Ma a parlare di ritorno al proporzionale , evidentemente, si rischia di cadere in quel folklore politico a cui la stessa relazione fa accenno. Ma, non di rado, il folklore è frutto di conoscenze ancora non completamente smarrite, con il bipolarismo lo smarrimento dell'identità repubblicana sarà inevitabile , con qualsiasi salsa lo si voglia condire.                                                  Edera Rossa