Creato da italiarepubblicana il 30/12/2008
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« 9 Febbraio 1849 | ...a proposito delle pri... » |
Diciamoci la verità, l'inevitabile ironia che è scaturita in questi giorni dalle vicende elettorali in casa Pdl non poteva che finire con il coinvolgere anche una parte, meno rancorosa e più critica, dello stesso Pdl. E così su Il Secolo ( non sull'Unità ) se ne sono usciti ad osservare che quello che si è manifestato è stato l'effetto Sturmtruppen; i tanti bravi soldatini pronti sempre ad obbedire, si sono rivelati gran confusionari al momento del fare. E ciò anche perchè è difficile obbedire con precisione ad uno zio Silvio che continua a voler modificare le liste elettorali ad ogni cambio di dentista, senza parlare dei tanti altri che hanno cercato di infilare i loro beniamini,più o meno di soppiatto, all'ultimo minuto.
Ma nonostante questo, suvvia siamo sinceri, l'ironizzare sul partito del fare che alla fine riesce solo a far confusione , non è troppo generoso. E' pur vero che l'idea del partito del fare sottintende una mentalità non troppo critica ed un certo fastidio per la democrazia di partito ( e non solo per quella ad essere onesti fino alla fine); ma se torniamo un attimo ragazzini e ci ricordiamo di quanto pochi erano a voler dìscegliere la penitanza del "fare", un po' di comprensione dovremmo pur averla. Ricordate , quando era il momento di sottostare alla penitenza, ci veniva chiesto cosa scegli: dire, fare, baciare, lettera o testamento? Beh il Pdl quanto al dire si è dimostrato bravissimo e Rai e Tv private sono i migliori megafoni del loro dire, del loro promettere; e quanto al baciare sembra, da certe annotazioni di cronaca, che neanche in questo se la cavino poi male. Quanto alle lettere bastano i messaggini che zio Silvio invia a quanti debbono obbedire; ed il testamento, meglio non parlarne perchè si toccano tasti piuttosto dolorosi in casa berlusconi ( con tanto di separazione e problema di successioni ereditarie dietro l'angolo).
Ecco allora che hanno scelto il fare, solo che per loro non si tratta solo di fare il giro del caseggiato su una gamba sola , o di fare per tre volte le scale del palazzo tutte di corsa, come capitava a noi; no, hanno scelto di fare quello per cui non sono portati: una politica rispettosa delle regole.
Ebbene complimentiamoci per il loro coraggio di voler fare l'impossibile.
La prossima volta zio Silvio scelga una cosa più facile, scelga il Testamento, quello politico naturalmente.
edera rossa
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