IRIDE LIBERTAS

E QUANDO TUTTO TACE . . . . . . . . . . . . .

ASCOLTA IL TUO CUORE

Il termine philofobia non è molto conosciuto,sta ad indicare la paura d'innamorarsi,un’esperienza emotiva che viene vissuta da molti.
Le cause di tale fobia possono essere diverse,può essere riconducibile ad una sorta di meccanismo di difesa:"non amiamo per non soffrire",ci sono poi,anche cause reattivo-situazionali, ad esempio una passata delusione sentimentale che ci ha profondamente ferito al punto di non volerne più sapere d'innamorarci,per il timore di rivivere la stessa frustrazione.

Considero ad hoc,l’aforisma di Cesare Pavese:"Un amore, qualunque amore,ci rivela nella nostra nudità,miseria,inermità,nulla".

Amare significa gettare la maschera che spesso indossiamo, rivelare debolezze,mostrarci nella nostra essenza;spesso le persone che vogliono dimostrare d'essere forti,di essere riluttanti al concetto dell’amore,sono proprio quelle che in realtà,hanno solo paura di rivelare la loro fragilità interiore,il timore di darsi all’altro,di poter appartenere a qualcuno,come se l’amore,potesse in qualche modo defraudare la propria personalità.

Non sono da sottovalutare,anche le cause che hanno radici nell’ infanzia, nel rapporto con le figure genitoriali,l’esperienza di non ricevere affetto da loro,casomai negazione e rifiuto in maniera sistematica,rende le persone profondamente insicure,si percepiscono inefficienti,se non addirittura indegne di ricevere amore e imparano a difendersi dalla sofferenza, costruendo una barriera fra sé e gli altri.

Si dice che al cuore non si comanda,eppure,a volte,a vincere sono le angosce,i timori; la paura d'amare è fra le peggiore delle paure,perché priva di un bisogno fondamentale dell’uomo, quello d'amare e di essere amati,portando con sé il tremendo dilemma: ”non amare per non soffrire,o soffrire per amare?”.