Post n°35 pubblicato il 09 Gennaio 2010 da marygray
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Post n°34 pubblicato il 07 Gennaio 2010 da marygray
Vi è mai capitato di desiderare qulacosa, di sognarla e non dormirci la notte per l'emozione di non riuscirla ad ottenere? così è capitato a Me... non desideravo altro che Lui... poi d'un tratto quell'enfasi, quella scia di magia è stata spazzata via. Non so cosa sia succusseo o forse lo so. Sono così impulsiva cosi esageratamente passionale e troppo emotiva che non riesco a non sognare non riesco a non volare, non riesco a fermarmi se sento che qualcosa freme... Ma non appena mi accorgo che dall'altro lato c'è un entusiasmo che deve essere incoraggiato o forzato allora scappo scompaio, senza avvertire senza che l'altro abbia neppure un momento per riflettere... e cosa ancora più assurda è nel momento in cui scappo che mi sento più forte. |
Post n°33 pubblicato il 03 Gennaio 2010 da marygray
Ti insegnerò Io a non avere più paura del buio |
Post n°32 pubblicato il 01 Gennaio 2010 da marygray
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Post n°31 pubblicato il 23 Dicembre 2009 da marygray
Sola… si passa il ghiaccio sul corpo, … si fascia le mani e poi cammina lungo il corridoio che la porta fin davanti alla platea. E’ la stessa consapevolezza del Nulla e lo stesso coraggio che la fanno salire sul ring pur sapendo dentro di sé, che non è del tutto escluso che potrebbe anche non scendere … Sul ring si trova faccia a faccia con le sue paure incarnate nella figura dell'Altro, metafora del l'ignoto, della morte, che aspettano solo di essere liberate dall'estasi del colpo. Quella conoscenza conseguita solo attraverso lo scontro dei corpi. Un po' quello di cui parla Chuck Palanhiuk in Fight Club: riscoprire le profondità per rischiarare la percezione del mondo. Lei combatté quasi la metà del tempo ad occhi chiusi, per via del gonfiore dovuto ai jab dell'avversario stremata si appoggiava alle corde e si difendeva, ma non era mai esausta di escogitare qualcos'altro. Lei una sorta di artista che si serve del proprio corpo e del corpo dell'Altro per immergersi negli abissi della propria istintività ed innalzarsi in tal modo alla luce limpida delle proprie pulsioni rischiarate da un sapere lucidamente razionale. Mano a mano che trascorrevano i round, Lei non lottava più per la gloria: ormai la sfida era per la propria esistenza. Non voleva cedere perché non poteva cedere, nuda davanti al mondo, davanti a se stessa, davanti alla propria natura, davanti all'Uomo. Lei è al tappeto per l’ennesima volta e stordita non può più far finta di non udire quel coro assordante che inneggia per il vincitore, questa volta è più forte questa volta è più chiaro. Il gioco è finito, ha vinto Lui, in un duello dove Lei sa di aver giocato da sola ma dove ha vinto però la sua paura di amare ancora. Lunga vita a TE
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Inviato da: A.MI.CI.ZI.A
il 19/01/2010 alle 03:15
Inviato da: silente7
il 26/12/2009 alle 23:03
Inviato da: oranjuice
il 20/12/2009 alle 16:06
Inviato da: barracuda_2e
il 14/12/2009 alle 01:38
Inviato da: viaggiemiraggi74
il 02/12/2009 alle 17:10