Les fleurs du mal

I fiori del male


E ti chiedi perché tutti, proprio tutti, continuino a farti del male. Per rabbia, per crudeltà mentale, perché fa tendenza . Non te lo spieghi e questo pensiero non ti lascia, ristagna nella tua mente come se tu, come fosse un ospite gradito, lo avessi fatto accomodare,ripetendogli, ad ogni piccolo suo tentativo di accomiatarsi, gli dicessi…non andare, ti prego resta…Ma non ha necessità d’andare, non ha fretta, resta e non ti molla. Si attorciglia alla tua anima come un groviglio di serpenti che non sanno trovare il modo di liberarsi. Dio mio…liberami, sento gridare la mia anima, è troppo il peso da sopportare. Troppo grande per me che sono sola. Nessuno con cui dividere le mie pene, le atrocità di cui sono  stata e sono oggetto inerte.Inerme. Inerme e impotente davanti alla crudeltà umana. I fiori del male nonè solo una raccolta lirica di Baudelaire, fiori del male sono nei nostri campi, ed il loro polline si sparge con il vento e raggiunge chi a braccia aperte lo sta attendendo. Dolore, dolore dell’anima che si tramuta inevitabilmente in dolore fisico.Chiamano questo processo di trasferimento di dolore dallo spirito all’anima, somatizzazione. Orribile definizione : la somatizzazione è un fenomeno per cui un individuo sperimenta un livello variabile di sofferenza psichica attraverso sintomi fisici. Rendere organico un disturbo psichico. Proiettare un conflitto psichico inconscio nella sfera somatica, con manifestazioni a carico specifico  dell’apparato respiratorio, gastrointestinale e cardiocircolatorio. Possibile essere così minimalisti nel descrivere un fenomeno così doloroso e potente? Eppure un sinonimo non esiste nei vocabolariitaliani.Mi fa orrore questa parola, che si avvicina con un fruscio un sibilo mentale ancor meno gradevole alla  parola sodomizzare. Rapporto carnale sodomitico. Si risolve in poche parole, in entrambii casi, quasi si volesse sorvolare sull’argomento.Come se il dolore dell’anima, e quello fisico, la loro intrinseca ed intima relazione, fosse un argomento su cui non ci si può soffermare…perché provoca troppo orrore, panico, sgomento… inquietudine.