"Io conosco gli istanti,
ed e' l'unico tempo che esiste per me.
Lo scarto di una pupilla, la mano intorno a un bicchiere, la sensualità di uno sguardo, l'ombra di un'ombra sul muro blu.
Ci ho vissuto eternità, dove gli altri vedevano attimi.
Per loro era come un lampo ciò che per me era una mappa, una stella dove io vedevo cieli.
Io pensavo dentro pieghe del tempo che per loro erano già ricordo."
ma non lo danno a chiunque.
Quelle che parlano quando hanno qualcosa da dire.
Quelle che hanno imparato a proteggersi e a proteggere. Quelle che non si accontentano più.
Sono le donne difficili, quelle che sanno distinguere i sorrisi della gente, quelli buoni da quelli no.
Quelle che ti studiano bene, prima di aprirti il cuore. Quelle che non si stancano mai di cercare qualcuno che valga la pena.
Quelle che vale la pena.
Sono le donne difficili, quelle che sanno sentire il dolore degli altri.
Quelle con l'anima vicina alla pelle. Quelle che vedono con mille occhi nascosti.
Quelle che sognano a colori.
Sono le donne difficili che sanno riconoscersi tra loro. Sono quelle che, quando la vita non ha alcun sapore, danno sapore alla vita.
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Niente è come vorremmo che fosse.
Allora la felicità da cosa dipende?
Amare l'imperfetto
e godere di ciò che la vita ci mette davanti.
Le sue mani,i suoi occhi
il suo sorriso...
le sarebbe bastato tutto questo per essere felice?
certo che no.
Aveva bisogno anche di amare il cielo,le nuvole,i papaveri,le rose,i sorrisi degli altri.Aveva bisogno di amare i suoi peccati,le sue vittorie,le sue qualità,le tante sconfitte.Aveva bisogno di amare il mattino,il sole che le brucia la pelle..e la notte...le lucciole e le stelle che infuocano il cielo.La sua solitudine e le persone che l'amavano.
L'amore per l'altro è solo una parte,
esistevano anche tantissime altre cose
per cui valeva la pena vivere.