irriducibili mestre

MITI IRRIDUCIBILI: IL TITO


Sono passati oltre 7 anni dall'ultima volta che abbiamo scritto qualcosa su questo blog. Era ancora qui che ci aspettava. Del resto che altro poteva fare un blog con questo nome? L'eccezione non poteva che essere fatta per un mito irriducibile: il suo nome è Tito.Come tutti i miti irriducibili, anche lui lo è involontariamente. Perché lui è così. Il Tito l'ho visto sicuramente per la prima volta in curva a sostenere la nostra squadra, per l'ultima volta in curva, a sostenere la nostra squadra. In mezzo, 40 anni, in cui l'ho visto in curva, a sostenere la nostra squadra. Ma non solo, per fortuna. Perché mi sento davvero onrato di essergli amico anche al di fuori.Dicevamo, come ogni autentico mito irriducibile, non fa nulla per esserlo, se non essere se stesso. Lui dimostra sempre. E dimostra come le parole nulla possono di fronte alla potenza degli esempi. Di parole infatti non ne spende mai più del dovuto, ma per esserci, c'è sempre. Il cuore del Tito è un cuore grande come una casa.Ma scusate, io altro proprio non voglio dire, o forse non riesco a dire, perché questo post è principalmente per me e per gli amici che lo conoscono. E per loro, qualsiasi cosa potessi scrivere ancora, risulterebbe scontata.Per tutti gli altri: il Tito ci ha lasciato solo pochi giorni fa, anche se non sembra vero. Ci ha lasciato dopo una partita che aspettavamo da 30 anni. E lo sappiamo tutti (anche se nessuno di noi lo dice) quanto sia improbabile che si sia trattato di un caso. Lui è già leggenda, ma certe volte non basta neppure questo, come consolazione. Per questo ne parlo al presente.Se sei da qualche parte, sei in buona compagnia, a noi non rimane che ricordare.Ci rivedremo.