Non si puo' parlare degli Irriducibili senza prescindere da un'altra storia: quella della Brigata Arancionera.Quindi dal "libro" No Mestrini, no party - L'anno del Brigante", traiamo queste righe:"L'embrione era in freezer da un po' di tempo. Gia' qualche anno fa, un nutrito gruppetto di "dissidenti", storici tifosi del Mestre, aveva provato a riunirsi piu' volte per fondare un nuovo gruppo per la Oberdan.Ricordo una di queste riunioni. Il locale mi pare si chiamasse menabo', oltre venti partecipanti. Grandi discussioni per il nome. Alla fin qualcuno (pdv mi pare) se ne uscì con un nome improbabile: "Brothers in arms" e la cosa piacque. Piacque anche a quelli di noi che masticavano un po' meglio l'inglese, nonostante il significato letterale fosse:"Fratelli in braccio". Ma suonava così bene che dopo l'ennesimo giro di Montenegro...A quel punto conoscere la lingua era secondario. Suonava bene e basta! Molto forte, devo ammettere, fu la "corrente" Orange Spritz.Ma il giorno successivo, con l'alcool smaltimmo anche la voglia di fare qualcosa di serio e per un po' fini' li'. Il Mestre si seguiva lo stesso, senza gruppo ufficiale, a furgonate, fra mangiate, bevute e spesso, fughe dai ristoranti. Anche se erano passati i tempi della caccia alle torcie in stazione, evidentemente non eravamo ancora pronti per una vita morigerata.(segue...)...il dubbio era: gruppo chiuso o allargato? Fu proprio in questo periodo di crisi decisionale che venni avvicinato da altri fioi della curva.(segue)...................Nuove riunioni, nuovi simboli, nomi, loghi, studi al computer, passando dallo stile giapponese a quello dei fumetti. Insomma l'entusiasmo cresceva e la notizia si sparse in fretta. Fu a quel punto che venni avvicinato da due capelloni...uno di loro mi disse: perche' no vegni' a farlo
IRRIDUCIBILI SINCE 02 - TUTTO INIZIO' COSI'...
Non si puo' parlare degli Irriducibili senza prescindere da un'altra storia: quella della Brigata Arancionera.Quindi dal "libro" No Mestrini, no party - L'anno del Brigante", traiamo queste righe:"L'embrione era in freezer da un po' di tempo. Gia' qualche anno fa, un nutrito gruppetto di "dissidenti", storici tifosi del Mestre, aveva provato a riunirsi piu' volte per fondare un nuovo gruppo per la Oberdan.Ricordo una di queste riunioni. Il locale mi pare si chiamasse menabo', oltre venti partecipanti. Grandi discussioni per il nome. Alla fin qualcuno (pdv mi pare) se ne uscì con un nome improbabile: "Brothers in arms" e la cosa piacque. Piacque anche a quelli di noi che masticavano un po' meglio l'inglese, nonostante il significato letterale fosse:"Fratelli in braccio". Ma suonava così bene che dopo l'ennesimo giro di Montenegro...A quel punto conoscere la lingua era secondario. Suonava bene e basta! Molto forte, devo ammettere, fu la "corrente" Orange Spritz.Ma il giorno successivo, con l'alcool smaltimmo anche la voglia di fare qualcosa di serio e per un po' fini' li'. Il Mestre si seguiva lo stesso, senza gruppo ufficiale, a furgonate, fra mangiate, bevute e spesso, fughe dai ristoranti. Anche se erano passati i tempi della caccia alle torcie in stazione, evidentemente non eravamo ancora pronti per una vita morigerata.(segue...)...il dubbio era: gruppo chiuso o allargato? Fu proprio in questo periodo di crisi decisionale che venni avvicinato da altri fioi della curva.(segue)...................Nuove riunioni, nuovi simboli, nomi, loghi, studi al computer, passando dallo stile giapponese a quello dei fumetti. Insomma l'entusiasmo cresceva e la notizia si sparse in fretta. Fu a quel punto che venni avvicinato da due capelloni...uno di loro mi disse: perche' no vegni' a farlo