Creato da La_Chambre_d_Isabeau il 10/09/2006

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Sente freddo e rabbrividisce

Post n°31 pubblicato il 19 Settembre 2006 da La_Chambre_d_Isabeau
 



Sente freddo e rabbrividisce, ma ci sono quasi trenta gradi e soffia uno scirocco fastidioso, lei è infagottata in una felpa. Cammina rasente ai muri, gli occhi non vedono nulla i rari passanti si scansano intimoriti.

Avete presente l’immagine della Vecchia Signora, quella con la falce? Ebbene la donna è la versione nuovo millennio della Vecchia Signora, stessi lineamenti ma jeans e una felpa informe a nascondere le ossa.
Da anni ha nascosto tutti gli specchi di casa sua, da anni non incrocia il suo sguardo in una vetrina. Da mesi non mangia. Il suo corpo sembra calcinato, i suoi occhi sembrano già morti.
Continua a vagabondare ossessivamente per le stradine dell’antico borgo, dal porticciolo con le barche dei pescatori, alla piazzetta arroccata sulla collina. Tutti la conoscono e se possono tutti la evitano, la follia sgomenta; non siamo pronti ad entrare in contatto con la parte oscura degli altri.
Le sue labbra sono serrate, due righe sottili come disegnate a matita, le sue mani spesso sono chiuse a pugno e se le apriste potreste vedere i segni delle unghie nei palmi.
Nessuno ricorda il suono della sua voce, da anni non ha più parlato e i nuovi arrivati nel borgo la credono addirittura muta.
I più anziani ricordano ancora però quando, in una splendida giornata di primavera, così bella da fare male, così bella da presagire sicuramente la tragedia, per l’ultima volta sentirono la sua voce. Un unico urlo.
Il destino, la sorte, il fato sono spesso crudeli, hanno la cattiveria dei bambini e l’indifferenza degli adulti. Soprattutto amano prendersi gioco di noi, ci fanno intravedere la nuvola dorata e poi la trasformano in una nebbia di dolore.
Non era stata più la stessa da quella splendida mattina primaverile, una madre non dovrebbe sopravvivere ad un figlio.
Semplicemente la sua mente se ne era andata altrove.
Camminava per le antiche strade del borgo, in attesa di poter riposare. Di poter riposare per sempre.
Tutti la conoscevano, tutti la evitavano.


A detta di tutti non vi erano più state giornate di primavera così belle.



 
 
 
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CINQUE PEZZI FACILI

PRIMAVERA

La primavera senza una foglia che potesse venir rovesciata dal vento, nuda e luminosa come una vergine di scontrosa castità, di sdegnosa purezza,  si distese sui prati con gli occhi spalancati e attenti e del tutto indifferente a quel che facessero o pensassero quanti guardavano.

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